BREKALO DIESEL, ARTHUR IN CRESCITA. SOLITI CABRAL E IKONE
La Fiorentina vincela sua quinta amichevole estiva. Lo fa per 4-0 sul campo del Grosseto in una serata in cavalleria per i viola, che hanno dominato ed espresso un buon calcio contro un avversario di caratura decisamente minore. Ecco i più e i meno del match
I PIù
ARTHUR Italiano lo fa partire titolare e inizialmente ad impostare l'azione è più Duncan che il brasiliano segnale che forse non è lui il play che serve (in attesa di capire il futuro di Amrabat). Poi con il passare dei minuti il ghanese prova ad inserirsi e lui resta più ancorato dietro anche se nel finale di tempo si ributta in avanti e dalla distanza prima fa le prove poi segna il secondo gol allo scadere. In crescita.
BREKALO Parte molto oggetto misterioso, come sempre in queste prime amichevoli, poi si accende con il passare dei minuti cercando di entrare nel vivo dell'azione e facendosi notare per qualche buon tiro. Nonostante l'impegno però (anche da corner) non è sembrato in grado di impensierire fino al gol, un po' fortunoso per l'aiuto del palo interno - su cross di Dodo dalla destra - un po' per "tigna" e il segno della croce che fa il croato la dice lunga sulla voglia di segnare. Sbloccando così una gara che, contro un'avversaria di serie D, sembrava stregata. Diesel.
AMRABAT Rientrato solo da una settimana dalle vacanze, Italiano, a differenza di quanto fa con Gonzalez cambiato appena dopo mezzora per mancanza di forma, lo tiene in campo per tutto il secondo tempo e il marocchino sembra entrare subito nel vivo del gioco e soprsttutto di essere rientrato con una discreta forma. Manchester, Barcellona o Arabia che sia, finché la valigia non sarà chiusa definitivamente per la sua destinazione, il marocchino ha dato buoni segnali.
I MENO
CABRAL E' stata una di quelle serate in cui ingaggia i soliti duelli con il portiere avversario senza sbloccarsi. E infatti Raffaelli in avvio gli para un colpo di testa poi si fa applaudire dai tifosi maremmani per avergli parato anche un pallone che lui stesso aveva perso favorendo il tiro del brasiliano. Al 24' è lo stesso attaccante viola invece a sparare alle stelle dal limite. Alla fine del primo tempo si becca anche qualche fischio per un gol letteralmente mangiato. Troppo fiore di primavera che sboccia solo a marzo-aprile.
IKONE Solito copione, semina il panico alla difesa maremmana poi si perde al momento del tiro o dell'ultimo passaggio. Il dinamismo come al solito non gli manca ma dopo i primi numeri capisce che non è serata e finisce per dare campo ai compagni.
CASTROVILLI Dai suoi piedi parte la prima azione pericolosa all'11' ed è il giocatore che là davanti prova a creare più problemi alla difesa del Grosseto, almeno nella fase inziale. Poi si spegne. Le voci sul mancato rinnovo sembrano non dargli troppo fastidio ed anzi ci tiene a mostrare la sua qualità ma contro una squadra di D ci voleva forse un guizzo di più per tutto il tempo in cui è rimasto in campo. Troppo poco.