BILANCIO, OBIETTIVI E MERCATO: COME FARLI COINCIDERE
Il bilancio di una società? Spese, entrate e voci che nessun tifoso riesce mai a capire fino in fondo ma con i quali invece ogni sessione di mercato deve fare i conti (nel vero senso della parola). Pantaleo Corvino è stato elogiato per il buon lavoro fatto perché c'era un buco da ripianare e c'è quasi riuscito questa estate anche se i 34 milioni in entrata e l'abbattimento del monte ingaggi non sono addirittura bastati, almeno secondo quanto raccontato anche post CdA da qualche consigliere. Ma se in termini economici il bilancio può dirsi in equilibrio (aspettandone la pubblicazione ovviamente) e la società può riprendere a sorridere, in termini di mercato puro e semplice non c'è da rientrare ancora ma non ci sono comunque soldi da investire.
"Se ci sarà da fare qualcosa sul mercato, la società è molto attenta. Io credo di no ma il nostro direttore Corvino sa fare bene il suo mestiere e starà a lui e agli altri agire in questo senso" ha detto Andrea Della Valle a fine gara, ma continuare a basarci su 45 minuti a gara per dire che va tutto bene e che la squadra è forte ("lotteremo ancora per un piazzamento per l'Europa League, come abbiamo fatto negli ultimi cinque anni, siamo ancora ai sedicesimi di finale dell'edizione di quest'anno ed abbiamo ancora la Coppa Italia, in pratica tre obiettivi" ha detto ancora il patron) significa non considerare del tutto che la Fiorentina è solo nona a sei punti dal quinto posto del Milan che ha anche una partita in meno.
Restando con lo stesso allenatore (come ormai sembra appurato), a gennaio in realtà qualche rinforzo servirebbe per dare nuova linfa, magari in difesa, con Tomovic che sta pagando mentalmente errori decisivi nonostante buone prove e attaccamento vero alla maglia, Rodriguez che ultimamente sembra distratto dalle questioni viola e De Maio mai veramente considerato dal tecnico, a meno che Diks, che sta muovendo i primi passi con la prima squadra, non esploda improvvisamente. Per ora sono piccoli segnali per un giocatore che finora si è potuto esprimere solo in Primavera.
Il nome ricorrente è quello di Vida della Dinamo Kiev ma qualsiasi nome di giocatore esperto sarebbe inutile se Corvino non saprà "friggere con l'acqua", cercando soluzioni meno dispendiose oppure prestiti o scambi (si parla con insistenza di Zampano del Pescara) perché il diktat è non "uscire", o "splafonare" per usare una parola a lui congeniale, a meno che non si copra con qualche cessione. Sperando che sia la più indolore possibile. Dall'Inghilterra intermediari sembra stiano lavorando per Vecino e Badelj - ai quali difficilmente si può però rinunciare già a gennaio - mentre Ilicic o Babacar (viste le quotazioni in rialzo di Zarate rispetto al senegalese) sarebbero quelli ai quali si potrebbe più facilmente rinunciare. Vedremo se andrà davvero così.