BERNA ATTO II

10.05.2015 11:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
BERNA ATTO II
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

19 ottobre 2014. È stata questa la data dell’ultima apparizione ufficiale di Federico Bernardeschi con la maglia della Fiorentina prima del grave crack al malleolo. 202 giorni dopo, ad Empoli, Berna potrebbe finalmente rivedere dal vivo un campo di Serie A, partendo addirittura dal 1’ in un derby quanto mai delicato per le sorti e gli obiettivi stagionali della Fiorentina. Montella sembra aver scelto così: Diamanti non garantisce ancora continuità e quella “garra” che servirà per battere la compagine di Sarri ed ecco che allora Federico potrebbe ritrovare all’improvviso il suo ruolo da protagonista.

Il numero 29 di casa Fiorentina in queste ultime settimane ha lavorato sodo, dopo essere tornato finalmente a disposizione completa del tecnico già lo scorso 2 marzo. Ha iniziato ad incamerare minuti e a riassaporare il terreno di gioco con la maglia della Primavera, giocando 45’ contro il Varese e poi circa 50’ contro il Trapani, dimostrando di essere tornato in palla e di aver (soprattutto) saputo smaltire alla perfezione il brutto infortunio patito ad inizio anno.

Una vera maledizione per il talento di Carrara, che era ritornato in maglia viola tra le più grandi aspettative e che nei primi due mesi e mezzo di stagione aveva saputo stupire un po’ tutti, stampa, tifosi ed addetti ai lavori: per lui ad oggi si contano 8 presenze totali tra Serie A ed Europa League condite da due reti (entrambe nella competizione continentale contro Guingamp e Dinamo Minsk) ed un assist (a Babacar, nell’1-1 di Torino contro i granata).

In mezzo, poi, le tante, immancabili voci di mercato, con un contratto - quello di Berna - che scade nel 2017 ed un nuovo entourage (il terzo per l’attaccante nel giro di pochi anni) che non sembra aver molta voglia di accettare le proposte della Fiorentina, che rischia di farsi soffiare il proprio talento niente meno che dalla Juventus, pronta a girare poi in prestito Bernardeschi in una delle sue squadre satellite (Sassuolo è un’ipotesi). Intanto oggi, finalmente, per Federico sarà il momento di tornare a fare quello che più ama nella vita, ovvero tirare calci ad un pallone. Per mettere nero su bianco, speriamo, c’è ancora molto tempo.