"AUGURI A..." Lulù Oliveira, un falco in maglia viola

Auguri a Lulù Oliveira da tutta la redazione di Firenzeviola.it
24.03.2012 02:08 di  Stefano Borgi   vedi letture
foto di Stefano Borgi
foto di Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

"Che importa se, per passarla ti ci vole un'ora... Che fretta c'era, facci un gol Lulù Oliveira, che fretta c'era, scarta tutti e facci un gol!" Chi non ricorda questo coro? (guarda caso composto sulle note di "Maledetta primavera", proprio a pochi giorni dall'inizio della stagione omonima). E chi non ricorda Luis Airton Oliveira Barroso? Oggi Lulù Oliveira compie 43 anni essendo nato a San Luis (Brasile) il 24 marzo del 1969. Specifichiamo la provenienza brasiliana perchè Oliveira aveva il doppio passaporto belga-brasiliano, infatti giocò regolarmente con la nazionale fiamminga di rosso vestita. Abbiamo avuto la ventura di incontrarlo proprio sabato, poco prima di Fiorentina-Juventus, e ci aveva espresso l'emozione di essere tornato al Franchi lui che ormai è stanziale in Sardegna, a Muravera, dove gioca ed allena nella categoria di Eccellenza sarda. A noi, invece, tornava in mente quando Fiorentina-Juventus veniva decisa da quell'attaccante di colore, funambolico, dribblomane, maledettamente generoso ed efficace. Come quel 22 febbraio 1998 quando con Malesani in panchina la Fiorentina impartì una vera e propria lezione di calcio alla Juve di Lippi. Finì 3-0 e Lulù firmò il secondo dei tre gol al termine di una splendida azione corale impostata nientemeno che da Batistuta...per una volta rifinitore. Dopo aver depositato in rete (sotto la Fiesole) Oliveira fece il gesto del falco, segno inconfondibile della sua esultanza. E che dire del 13 dicembre 1998 quando al 58' si invertirono i ruoli per il delirio del pubblico viola: Oliveira scappa sulla sinistra, rientra sul destro e crossa nel mezzo per bati-gol che anticipa Tudor e schiaccia di testa alle spalle di Peruzzi. Anche quella volta in panchina per la Juventus c'era Marcello Lippi ed ancora una volta la Juve uscì sconfitta dall'Artemio Franchi. Altri tempi davvero, sopratutto alla luce dell'indegno spettacolo di sette giorni fa.

Lulù Oliveira arrivò alla Fiorentina nell'estate del 1996, dal Cagliari, dove aveva realizzato 42 reti in 121 partite. Arrivò per 15 miliardi di vecchie lire, dopo la vittoria in coppa Italia e fece in tempo a partecipare al trionfo di San Siro, in supercoppa italiana, contro il Milan. Fu voluto fortemente da Ranieri, anche se il meglio lo dette la stagione seguente con Malesani quando giostrando spesso da prima punta (si scambiava sovente in quel ruolo con Batistuta) realizzò 15 reti senza rigori. Con Trapattoni (ahimè) arrivarono i primi problemi, le prime incomprensioni (il trap, da buon difensivista, lo schierava praticamente da terzino destro lasciando la ribalta a Batistuta ed Edmundo) e nell'estate 1999 Lulù fece ritorno a Cagliari. Poi le esperienze di Bologna, Como e Catania (con i lariani fu capocannoniere in serie B nel 2002) fino ad un lento declinare. Di lui resteranno nei cuori dei tifosi viola simpatia e generosità (uniti ad un'indubbia valenza tecnica) e quel coro che faceva... "Che importa se, per passarla ti ci vole un'ora..."