APPUNTAMENTO CON LA STORIA
Non ha proprio voglia di fermare la sua fame di vittorie, Vincenzo Italiano. Se contro il Sivasspor il tecnico ha centrato il suo 100° successo da quando allena tra i professionisti e due giorni fa, a Cremona, ha assaporato per la seconda volta in stagione il gusto di esultare per cinque gare di fila al fischio finale, è chiaro che adesso l’appetito venga mangiando. Di questo ne è convinto lo stesso tecnico, che nel post partita dello Zini aveva mostrato di avere già le idee chiare su come affrontare i prossimi due appuntamenti prima della sosta di fine marzo. Ovvero di petto e con la forza delle idee di un calcio brillante e ritrovato: “Sono certo che con la giusta mentalità questa striscia di vittorie potrà proseguire” ha commentato dopo lo 0-2 di domenica.
In casa viola nessuno vuole dirlo ad alta voce (onde evitare, da un lato, di attirarsi la sfortuna e, dall’altro, di sembrare troppo presuntuosi) eppure l’obiettivo che la squadra si è data nello spogliatoio dopo il blitz con la Cremonese è quello di vincere anche le prossime due partite in calendario, ovvero quella contro il Sivasspor giovedì in Conference League - match che mette in palio il passaggio del turno ai quarti di finale - e quella contro il Lecce, domenica in Serie A. Il sogno, dunque, è passare da cinque a sette tronfi per chiudere al meglio marzo, ovvero quello che sembra sempre più avere tutti i contorni del mese della riscossa definitiva della Fiorentina.
Il focus è già proiettato al match di dopodomani in Turchia, una sfida non facile per tante componenti di natura ambientale (climatica e folkloristica). Già, però, arrivare a toccare quota sei vittorie di fila sarebbe un record dell’era Commisso: l’ultima volta che la Fiorentina ci è riuscita è stato infatti tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile del 2018, ovvero nei mesi a cavallo tra la tragica scomparsa di Davide Astori: in quel triste periodo arrivarono in sequenza le affermazioni su Chievo (precedente alla morte del capitano, che in quel match mise a referto l’assist per il gol decisivo di Biraghi), Benevento, Torino, Crotone, Udinese e Roma. A cinque anni di distanza, i viola sono determinati a scrivere una storia nuova. E stavolta col sorriso.