AMRABAT E UNA FLESSIONE CHE PORTA CON SÉ TROPPI GIALLI
La vittoria al Picco di La Spezia ha sicuramente aiutato a portare una ventata di aria fresca in casa Fiorentina. I viola, dopo il successo contro il Basaksehir, hanno fatto registrare un'altra vittoria, sintomo che qualcosa sta sicuramente migliorando. I calciatori a beneficiare maggiormente del cambio modulo, attuato nell'ultimo periodo, sono stati sicuramente gli attaccanti, i quali hanno saputo sfruttare al meglio la maggior verticalità richiesta da mister Italiano. Chi invece, insieme ad altri, sta attraversando un periodo di difficoltà è certamente Sofyan Amrabat.
Il marocchino era stato uno dei più positivi nelle prime gare stagionali, con prestazioni come quelle contro Napoli e Juventus che avevano esaltato gran parte degli addetti ai lavori. L'ex Hellas Verona riusciva infatti a sopperire le sue difficoltà in impostazione grazie alle sue strabilianti doti fisiche e di recupero palla. Amrabat, insomma, era l'uomo in più del centrocampo viola. Dalle partite successive, però, il rendimento del pupillo di Rocco Commisso è calato, fino a culminare con la sostituzione al 45' contro lo Spezia, dovuta probabilmente però più all'ammonizione ricevuta nel primo parziale che ad una scelta tecnica.
Uno dei problemi che sta caratterizzando la stagione del centrocampista viola è proprio quello dei cartellini gialli. Amrabat, solo in Serie A, ne ha collezionati fin qui ben 7, tutti consecutivi, dovendo quindi già scontare una partita (quella di Lecce) per somma di ammonizioni. I sette cartellini gialli consecutivi, rappresentano inoltre un vero e proprio record nei top 5 campionati europei. Per ritrovare lo stesso numero di gialli occorre tornare al 2014-15, stagione in cui un non delicato Joey Barton riuscì a fare lo stesso.
Dopo un inizio di stagione propositivo, il rendimento di Amrabat sta vivendo una flessione, e chissà se già dalla prossima partita contro il Riga potremo tornare a vedere quel centrocampista instancabile che tutti ammiravano fino a qualche tempo fa.