ALTERNATIVE E NUOVI SLANCI

29.08.2016 10:00 di  Dimitri Conti   vedi letture
ALTERNATIVE E NUOVI SLANCI
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© foto di Federico De Luca 2016

La Fiorentina, prima delle varie celebrazioni di rito per i festeggiamenti del Novantesimo gigliato, aveva compiuto il suo dovere sul prato del Franchi, sconfiggendo il Chievo per 1-0 di misura, grazie alla zuccata del nuovo acquisto estivo Carlos Sanchez. Il colombiano è solo uno dei tanti volti nuovi portati a Firenze dal direttore Corvino nel corso di questa campagna acquisti estiva. E, se c'è qualcosa che la striminzita vittoria contro i clivensi ha lasciato davvero in dote, nonostante un livello di gioco ancora ampiamente migliorabile, e qualche disattenzione di troppo da limitare, è stato proprio la buona attitudine di alcune facce nuove, che partono come alternative, ma che possono aver tratto un bello slancio dalla serata di ieri. Su tutti ovviamente ha svettato - in ogni senso - la Roca, sulla carta almeno in terza linea in mediana (dietro Badelj e Vecino), ma alternativa che si è dimostrata decisiva, prima di lasciare il campo per un problemino fisico, e discreto apportatore di dinamismo e lavoro di legna nell'undici di Sousa.

È stata, nel complesso, anche una bella serata per Hrvoje Milic e Luca Lezzerini. L'esterno sinistro croato, arrivato dall'Hajduk all'interno di un'operazione che ha portato in viola anche il baby attaccante Maganjic del '99, era arrivato (così come Sanchez, del resto) tra molte perplessità sul suo conto, vista anche la poca nomea che il laterale balcanico si portava dietro. Ma, almeno la gara di ieri, ci ha regalato la fotografia di un calciatore ordinato: non un fenomeno magari, neanche uno di quelli che ti catturano lo sguardo, ma attento e dotato di buona gamba per spingere sulla fascia. Anche lui nelle gerarchie parte come rincalzo, riserva di Alonso, uno degli "incubi" in questi ultimi tre giorni di mercato e ieri sera schierato centrale per l'assenza di Gonzalo. Non è un nuovo acquisto quello di Luca Lezzerini, ma poco ci manca. Nella sua seconda al Franchi (aveva debuttato entrando lo scorso anno contro il Frosinone), il portiere classe '95, chiamato a subentrare a Tatarusanu, vittima di un trauma cranico, ha disputato una buona prova, rendendosi autore di una parata decisiva nella ripresa. E, se il "non ci sono gerarchie per la porta", detto da Sousa ieri sera in sala stampa, corrisponde al vero, allora già questo può essere un nuovo slancio per il futuro del Lezze in maglia viola.