ALLO SBANDO

22.01.2011 18:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
ALLO SBANDO
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

Il primo risultato, quello più evidente, è che si sono perse le tracce del peruviano sul terreno di gioco. Un rendimento opposto a quello che aveva contraddistinto la sua esplosione in maglia viola. Un grafico dagli alti e bassi, la storia di Vargas a Firenze. Prima oggetto del contendere fra chi lo voleva terzino, Prandelli incluso, e chi invece lo considerava esterno offensivo. Poi le giuste quadrature, una condizione più accettabile e i cross sfornati dalla sinistra con la "loco"-motiva che finalmente andava come una meraviglia.

Poi, come detto, il lento declino. Anche e soprattutto nelle dinamiche interne. Quelle, per intendersi, che mantengono la segretezza dello spogliatoio com'è giusto che sia. Eppure, a giudicare solo dalle presenze, di Vargas se ne sono perse le tracce. Tanto che persino i viaggi in Sudamerica per la Nazionale (la cui considerazione medica di Vargas spesso è stata diversa da quella viola) diventavano ostacoli insormontabili per tornare in campo, come accaduto ad esempio a Milano contro il Milan.

Nel mezzo, anche decine di voci di mercato, con il freddo vento della steppa russa, e Spalletti, a tentare le casse della Fiorentina. Allenamenti differenziati per superare definitivamente i problemi, diceva il report medico soltanto qualche giorno fa. In attesa, si diceva, che Vargas potesse tornare a disposizione per il match contro la Lazio. Salvo, ovviamente, imprevisti. Ad esempio ribaltarsi alle prime luci dell'alba del sabato. Roba che, dopo le recenti cronache legate a Mutu, adesso cè da aspettarsi di tutto. Compresa la cessione. Ma lui, Vargas, che dice? Ha ancora voglia di questa maglia e di questa città, o la testa è già altrove? Perchè a giudicare dagli atteggiamenti (dalla discoteca all'incidente) sembra davvero che il suo rapporto con la Fiorentina sia completamente allo sbando.