ALLA RICERCA DEL VERO CRACK

07.10.2015 10:30 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
ALLA RICERCA DEL VERO CRACK
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Sono tanti i giocatori che in questo inizio di campionato hanno mostrato netti miglioramenti rispetto alle passate stagioni e sono tanti coloro che hanno scalato le gerarchie lasciando indietro quelli che nel recente passato erano titolari. Tra i giocatori scalzati dal successo altrui c'è sicuramente Mati Fernandez, centrocampista cileno che in questa prima parte di stagione ha collezionato solo 250 minuti totali di cui solo 95 in Serie A. Una presenza da titolare contro il Torino, dove è rimasto in campo per 63 minuti e poi tutte presenze limitate a meno di 10 minuti di gara. 

Il perché di questa diminuzione di minutaggio è presto detto: la crescita degli altri centrocampisti e la presenza di troppi trequartisti in rosa perchè possa ritagliarsi spazio 'fuori ruolo'. Mati ha sempre risposto presente e mai si è lamentato, ma è evidente che agli occhi di Paulo Sousa non sia una prima scelta e che al momento sia utile più come ultimo cambio che come potenziale titolare. L'esplosione di Vecino, il rendimento di Badelj e il ritorno del 'grande' Borja Valero ne hanno tagliato le apparizioni, con un Verdù che zitto zitto pare essere comunque in scia al numero 14 viola. 

Una situazione che non piace al 'crack', come viene chiamato in Cile, che deve mantenere un posto con la Nazionale di Sampaoli con la quale ha vinto la Coppa America nel corso dell'estate, e che comunque si sente più importante di un semplice panchinaro. Forse proprio per questo il rinnovo del contratto in scadenza nel 2016 è passato da certo a incerto nel giro di poche settimane. Un brusco stop dovuto ai dubbi del giocatore ma anche a quelli dell'allenatore. Le prossime partite, cioè quelle che dividono la Fiorentina dalla prossima sosta, saranno determinanti. L'obiettivo è quello di convincere Sousa e di giocare di più per rimanere a Firenze e continuare questo bel matrimonio. Se non dovesse riuscirci, tra gennaio e la prossima estate, il saluto sarebbe scontato.