SALE L'ANSIA PER ATENE...OTTOMILA IN PARTENZA. E C'ERA ANCHE CHI DUBITAVA DI QUESTA COMUNITÀ. IL CAGLIARI DOVEVA ESSERE IL TEST FINALE: INVECE SERVONO ALTRI PUNTI PER LA CLASSIFICA. RANIERI L'ESEMPIO DI UN CALCIO SEMPRE PIÙ RARO

20.05.2024 09:50 di  Mario Tenerani   vedi letture
SALE L'ANSIA PER ATENE...OTTOMILA IN PARTENZA. E C'ERA ANCHE CHI DUBITAVA DI QUESTA COMUNITÀ. IL CAGLIARI DOVEVA ESSERE IL TEST FINALE: INVECE SERVONO ALTRI PUNTI PER LA CLASSIFICA. RANIERI L'ESEMPIO DI UN CALCIO SEMPRE PIÙ RARO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Falsini

Firenze vive per la Fiorentina, respira con la Fiorentina, imposta la giornata con la Fiorentina perché la squadra viola scandisce il tempo di chi la ama contribuendo a costruire l'agenda della maggior parte dei fiorentini. Può sembrare un'esagerazione, la forzatura è voluta, ma non pensiate che siamo andati troppo distanti dal bersaglio. 

Basta camminare per le vie del centro e non solo, per percepire l'ansia da vigilia. Per arrivare a mercoledì 29 maggio servono ancora tanti giorni, ma è come se la partita fosse tra poche ore. Sale l'attesa nonostante che il campionato offra ai viola due ulteriori partite, entrambe in trasferta: Cagliari e Bergamo per il recupero del 17 marzo. Atene vuol dire organizzare un viaggio, per altro non comodissimo, trovare il biglietto, tenere insieme gli amici e affidarsi rigorosamente al conto alla rovescia. Gli uomini di poca fede immaginavano che i tifosi viola si arrendessero di fronte alle prime difficoltà logistiche, ma solo coloro che non conoscono l'amore e il senso di appartenenza di questa comunità potevano dubitare. Qui si va oltre, è una fortuna fare calcio a Firenze. Con questa gente si vince sempre, a prescindere dai trofei. Chi pensa il contrario si può accomodare altrove, non ha la cifra di Firenze.

Ci sono ancora biglietti disponibili, ma continuando così si arriverà a coprire la quota dei 9000 e passa. Lo stadio Agia Sophia avrà un'estesa macchia viola sotto il Partenone

Cagliari doveva essere il test finale per la Fiorentina vista Atene oppure l'occasione per far giocare molte più alternative possibili, così almeno si sarebbero risparmiati gli undici anti Olympiacos. Ma l'improvviso guizzo del Torino, adesso nono ad un punto dai viola, costringe la Fiorentina a impegnarsi a fondo anche in Sardegna. I viola però in caso di arrivo a pari punti con granata e Napoli sono in vantaggio per gli scontri diretti. La Fiorentina ha potenzialmente 6 punti ancora in palio con la sfida di Cagliari e il recupero con l'Atalanta il 2 giugno al Gewiss. Mentre il Torino chiuderà proprio con i bergamaschi che arriveranno all'appuntamento già qualificati per la Champions, ma soprattutto dopo la finale di Europa League a Dublino col Bayer. Che stato d'animo avranno i nerazzurri? Il Napoli, invece, avrà un compito non proibitivo col Lecce già salvo. Per questo Italiano e i suoi uomini contro il Cagliari, per essere tranquilli e blindare l'ottavo posto che equivarrebbe ad un'Europa sicura in campionato, saranno costretti a fare punti.  

Cagliari significa Ranieri, il tecnico che ha firmato l'ennesima prodezza della sua lunga e prestigiosa carriera. Tra le varie imprese ci sono sicuramente le due coppe vinte a Firenze ai tempi di Batistuta e Cecchi Gori. Poiché vincere in riva all'Arno è cosa assai complicata, quei trionfi rivestono un'importanza ancora più significativa. Claudio Ranieri è un uomo colto, intelligente, ironico e soprattuto umile, nonostante che la sua personale bacheca sia da esposizione. Non si è mai sentito uno scienziato, ma un grande artigiano. Nella sua bottega con gli attrezzi e la materia che gli hanno messo a disposizione, ha sempre saputo estrarre il meglio. Anche il suo modo di porsi verso l'esterno, abbiamo ammirato ieri la sua sobrietà nei festeggiamenti del Cagliari per una salvezza straordinaria - che arriva dopo una promozione un anno fa altrettanto insperata e rocambolesca -, colloca Ranieri in un calcio sempre più raro. Un gentleman del popolo, questo è l'allenatore del Testaccio. Competenza, conoscenza e tanta saggezza, queste sono le sue qualità. Prima erano di molti, oggi non più e per questo Ranieri è l'esempio di un calcio sempre più raro.