ZAMPARINI, Sono pronto a vendere il Palermo
Presente all'assemblea di Lega, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha parlato alla stampa presente: "È un'annata no, sono successi tanti casini. Una volta ero io che esoneravo gli allenatori, ora si esonerano da soli. La squadra però c'è e Novellino farà bene. Non ci salviamo con i pareggi, servono le vittorie. L'esonero di Iachini era motivato dal rendimento della squadra in quel momento, con Ballardini è andata male ma rifarei lo stesso percorso. Ho detto parole forti sulla FIFA, non conosco Infantino, penso sia una brava persona, ma non ho fiducia nell'organo, spero che lui riesca a cambiarla. C'è sempre stata una mercanzia di voti. Vazquez al Milan? Ci sono due o tre squadre che lo vogliono, quella che si muoverà per prima in modo deciso lo prenderà. Ho un ottimo rapporto con Galliani e Berlusconi, mi farebbe piacere vederlo al Milan ma non è possibile. Il calcio mi ha stancato, ancora due mesi e poi lascerò, non farò più il presidente, anche perché negli ultimi anni il calcio è cambiato tantissimo e in peggio. Sono pronto a vendere la società, sarei felice che la società andasse ai palermitani. Quest'anno non ho protestato con gli arbitri, anche se non abbiamo avuto neanche un rigore a favore e ne meritavamo almeno quattro o cinque e ne abbiamo presi alcuni contro che non c'erano, come quello contro il Napoli. È difficile vendere un club in Italia, c'è troppa burocrazia e anche nel calcio. Quella di oggi sarà una delle ultime riunioni alle quali parteciperò, ritirerò il ricorso che ho presentato ma non sono d'accordo sul sistema economico che c'è qui. Si parla tanto delle contestazioni ma a Palermo non è così, tantissima gente mi saluta e mi vuole bene. La prima cosa che farò sarà quella di abbandonare la carica di presidente, cercando qualcuno che possa rilevare la società. Credo che ce la faremo, perché abbiamo un bilancio in regola e la nostra è una società sana".