ZAMPARINI, Chi investe nel calcio in Italia è matto

11.02.2011 17:29 di  Redazione FV   vedi letture
ZAMPARINI, Chi investe nel calcio in Italia è matto
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, ma in passato patron del Venezia, ha commentato in le notizie sulla possibile acquisizione del Football Club Unione Venezia da parte di una cordata imprenditoriale russa, non risparmiando un duro attacco alle istituzioni. Queste le dichiarazioni rilasciate dal numero uno rosanero a cnrmedia.com: "In Italia chi investe nel calcio è un pazzo. Non perché il calcio italiano non meriti: è un matto per la nostra burocrazia e le nostre leggi. Siamo un Paese alla canna del gas. In Italia ci impediscono di fare stadi nuovi, che sarebbero anche un investimento per il Paese: c'è una legge ferma da due anni. Non chiediamo niente, ma solo di fare gli stadi con soldi privati e di fare dell'edilizia vicino a questi nuovi stadi. Questo è un Paese di matti, siamo alla canna del gas: non c'è lavoro, ci sono imprenditori che vogliono investire e la burocrazia blocca tutto e li chiama speculatori. Venezia è una piazza difficilissima per fare calcio. No comment proprio.

Anche se trovo strano che dei russi investano nel calcio a Venezia: se parliamo di soldi veri, con 150 milioni di euro si compravano la Roma e ne avanzavano anche". Chiusura, sempre polemica, sulla possibilità di costruire uno stadio di proprietà del sodalizio palermitano: "Abbiamo già il progetto di massima per il nuovo stadio del Palermo e, insieme alla Regione Sicilia e al Comune, lo faremo sicuramente. Aspettavamo la nuova legge sugli stadi, che è ferma in Parlamento ma grazie ai poteri speciali della regione possiamo farlo. Meno male che c'è un governo che si dice liberale. Boh? Per me è tutto, ma non liberale. Lo stato ha tutto da incassare e si creano nuovi posti di lavoro. Non capisco: mancano posti di lavoro e la legge è ferma. Siamo un Paese assurdo e stupido. Io lo stadio in Sicilia lo farò senz'altro, perché tutto il calcio italiano ha bisogno di nuove strutture: siamo ultimi in Europa e ultimi nel mondo".