UNDER 21, Balotelli ko. Osvaldo-Acquafresca titolari
Oggi alle 18 speriamo di riderci sopra. Ma lo spareggio con Israele non inizia con i migliori auspici (Diretta tv su Rai 3 ore 16). Giuseppe Rossi è a Sofia con Lippi, Mario Balotelli a letto con la febbre. Visto che nella rifinitura De Ceglie si è infortunato alla caviglia destra, gli scongiuri sono d'obbligo. Balotelli Super Mario ha iniziato a sentirsi poco bene dopo l'allenamento di giovedì. Un po' di raffreddore che ieri ha portato qualche linea di febbre e convinto il dottor Angelo De Carli a isolare il ragazzo (Bolzoni ha cambiato stanza e Mario non è sceso neppure per mangiare). Fosse una finale secca l'attaccante dell'Inter verrebbe forse rischiato, ma mercoledì c'è il ritorno a Tel Aviv e «una patologia di origine virale in tre giorni passa» spiega il medico azzurro, che si è mantenuto in contatto col collega nerazzurro Franco Combi.
A chi tocca Visto che il c.t. Casiraghi ha spiegato che «dobbiamo scendere in campo anche mercoledì, quindi non si può rischiare più di tanto», è ipotizzabile che oggi tocchi ad Osvaldo, Acquafresca e Giovinco. Ecco il Casiraghi pensiero sulle punte: «Quello di Balotelli è un ruolo da decifrare, ma nell'Inter gioca esterno. Abate è un jolly molto importante, mentre Acquafresca è il più "centrale" di tutti ». Acquafresca L'attaccante del Cagliari, assente per infortunio contro Grecia e Croazia, è peraltro il capocannoniere degli azzurrini con 5 gol.
Ecco perché Robert storce il naso all'idea di trovare posto solo perché sta male Balotelli. «La panchina non piace a nessuno, ma è giusto che il mister scelga per il bene della squadra. Certo che questo spareggio lo sento mio visto che nelle qualificazioni ho giocato e segnato». Lui più di altri ha patito l'esperienza di Pechino 2008. «I Giochi sono una cosa unica, ma la preparazione olimpica non è come stare in ritiro col club. Tornato dalla Cina mi sono subito aggregato ai compagni, ma il ritardo di condizione era evidente. A volte la testa trasmetteva l'impulso giusto, ma non riuscivo a metterlo in pratica. Ora è tutto passato e mi avvicino al top della forma». Anche perché Acquafresca è stufo di sbocciare in primavera. «Da due stagioni parto lento e poi cresco. Nell'ultimo campionato ho segnato 11 reti, ma la prima è arrivata il 5 marzo».