SIENA-FIORENTINA, La voce dei protagonisti
Finisce come pochi mesi fa il derby più sentito in assoluto nella città del Palio. Come nello scorso marzo, quando Maccarone fulminò Frey con una spettacolare punizione, anche oggi i bianconeri hanno segnato nel finale, e su palla inattiva: stavolta è Kharja ad anticipare Pasqual su angolo di Galloppa e a trafiggere il portiere gigliato, apparso privo di colpe nell'occasione. Era da poco passata la mezzora della ripresa. Nel primo tempo la partita era stata equilibrata, con la Fiorentina a fare gioco e il Siena più attento a contenere ed eventualmente ripartire. Nella ripresa dopo quindici minuti sulla falsa riga del primo tempo il Siena acquista coraggio, e comincia a sfruttare le ripartenze con Frick e Maccarone scatenati. Dopo un palo clamoroso dell'ex attaccante della Ternana è l'altro ex rossoverde a sbloccare il match e a tramortire la Fiorentina. Gli ospiti infatti, lenti ma propositivi e a volte pericolosi in precedenza, si disuniscono e regalano spazi enormi ai veloci attaccanti di casa, che sfiorano ripetutamente il raddoppio. Nel finale Jovetic ci prova ma Curci dice no. Finisce quindi con un successo prezioso e che ridà fiducia dopo le due sfortunate prestazioni contro Catania e Milan. Nella Fiorentina forse Gilardino è davvero insostituibile.
SIENA
Ovviamente felice il tecnico del Siena, Marco Giampaolo: "Oggi abbiamo vinto con la migliore squadra fin qui affrontata, siamo stati bravi a collaborare tra tutti, e una volta in vantaggio abbiamo sfruttato il nostro terreno preferito, quello dello sfruttamento degli spazi. Zuniga? È un buon giocatore che ha bisogno di allenarsi con me per farlo entrare in un sistema difensivo sul quale lavoriamo da tre mesi. Sarebbe importante averlo più spesso, visto che a volte per gli impegni della nazionale non si allena con noi. La partita è sentita in città dalla tifoseria, per me era una gara come le altre, non essendo senese. Il fatto di averla vinta mi dà molta soddisfazione per la gente e soprattutto per la squadra, che ha finito la partita stremata, raschiando anche il fondo del barile. Il cambio di Frick? Avevo bisogno di giocare questa partita con quattro attaccanti, e l'avevo detto anche a loro. La scelta di Calaiò? Non avendo giocato a Milano era più fresco. Essere fuori dalle zone calde ci permette di lavorare bene e essere più tranquilli. Sono contento di allenare questa squadra, è un gruppo che fa del lavoro la prerogativa più importante, e sono contento di poterli allenare".
Il leader assoluto della difesa meno battuta delle serie A nelle partite casalinghe, Daniele Portanova: "Sono dovuto uscire per dei crampi al quadricipite, mi è dispiaciuto, ma mi faceva troppo male. Siamo contenti per la classifica, abbiamo battuto un grande del campionato e per noi è come se fossero sei punti visto come la città sentiva questo derby. Anche oggi non abbiamo subito gol, e credo sia merito di Giampaolo, e di tutta la squadra che lavora e si impegna. Zuniga? Si è integrato bene, ha dovuto aspettare un po' per la lingua e il calcio diverso al quale era abituato. Come Moti del resto. La Fiorentina? Si è impegnata, è stata una bella partita, gli episodi spesso danno le vittorie, a noi è andata bene. Credo che comunque la vittoria si meritata. Ora a Roma ci aspetta una partita difficile, contro uno dei migliori attacchi del campionato. Il rigore su Inzaghi di mercoledì? Ripeto ancora che non l'ho toccato, e che non ho protesto perché avevo paura di essere espulso e saltare il derby. Ma non vorrei più parlarne".
FIORENTINA
Molto amareggiato è invece l'allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli: "Per un'ora abbiamo tenuto il campo molto bene, e in quel momento dovevamo fare meglio e andare in vantaggio. Ci sono state quindi due partite, con una prima Fiorentuna lenta ma in possesso e nell'ultima mezzora in difficoltà, con loro sempre concentrati e che hanno preso coraggio con un paio di ripartenze. Dobbiamo cercare di trovare il gol anche da altri giocatori e non solo le punte, perché altrimenti diventa tutto più difficile. L'uscita di Mutu è stata importante anche perché tiene in allarme la difesa avversaria e da personalità a tutta la squadra. Non so se eravamo stanchi nel finale, ma ci siamo disuniti e abbiamo concesso tanti contropiedi al Siena, facendolo entrare in partita. L'assenza di Gilardino? È chiaro che pesa, ma anche Pazzini si è mosso bene, dobbiamo cercare tutti di essere più precisi nell'arrivare al cross dalle fasce per servire gli attaccanti".