SIBILIA, Con i dilettanti possiamo riprendere a settembre

12.06.2020 22:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
SIBILIA, Con i dilettanti possiamo riprendere a settembre
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, si è collegato in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto: "Noi siamo stati concreti, come nostra abitudine. Dalla Promozione alla Seconda Categoria, abbiamo indicato il blocco retrocessioni, largamente condiviso, addirittura all'unanimità. Abbiamo una retrocessione dal campionato di Eccellenza in quanto direttamente collegato alla Serie D. Abbiamo promosso il merito e penalizzato il demerito. Abbiamo messo poi 10 milioni di euro per i dilettanti, e crediamo di essere stati, senza giri di parole, concreti e di aver raggiunto il risultato di dare fiducia alle società verso la lega, permettendo di ripartire con un minore assillo economico. Il passo è uno, ma concreto. Ora abbiamo avuto 5 milioni dal Fondo Salva calcio, poi c'è Sport&Salute, quindi la nostra mutualità e premi economici utilizzando i giovani: i 10 milioni sono entrati totalmente nel sistema e speriamo che questo sia accolto con la dovuta importanza e con grande felicità dai club".

Oggi è più ottimista per ripartire a settembre?
"Dipende dalla curva dei contagi. Realisticamente penso che la LND a settembre può auspicare una ripartenza dei campionati. Verso la fine del mese credo che si possa riprendere, neppure troppo ottimisticamente parlando".

Alla fine è "giocarono felici e contenti" per il calcio italiano?
"Far rotolare il pallone è un grande risultato. Al momento dovremmo riuscire ad arrivare alla fine, chiudere le attività agonistiche al 20 agosto e ripartire da settembre. Non mi faccia fare previsioni, io vivo ad Avellino, tra le province più colpite in Campania, e la questione virus è quasi risolta. Intanto ricominciamo da Coppa Italia e campionato, poi, con i dovuti scongiuri, si arriva in fondo".

Lei è sereno per la prossima stagione?
"Sicuramente lo siamo di più, abbiamo consulenze e studi fatti ad inizio virus che ci dicevano come rischiassimo di perdere il 30% delle società, e sono migliaia. Con questi fondi che abbiamo immesso del sistema, crediamo che sia un sollievo significativo e auspichiamo che la scomparsa di club sia molto più attenuata. Dobbiamo sensibilizzare le autorità, non solo sportive ma anche governative, per far capire che il nostro è un mondo sociale, che aggrega e forma i giovani, evitando loro di prendere altre strade. Questo dobbiamo portare avanti, la nostra posizione è forte perché se riparte il calcio di base, dei giovani, riparte anche il paese perché ne è lo specchio".

Come gestirà la questione delle promozioni?
"Si farà una graduatoria, stilata dal Dipartimento Interregionale e come al solito sarà oggettiva, fatta da dati e numeri, assolutamente inappuntabile. Ci dovrà essere la possibilità di avere spazio nel campionato superiore. Speriamo che ci siano meno rinunce possibili, visto che abbiamo realtà al secondo posto per un punto, o altre in cui sono in tre in tre punti. Legittimo che queste vogliano giocare nel campionato superiore. Abbiamo cristallizzato le classifiche ma c'erano altre partite da giocare. Le decisioni magari possono scontentare qualcuno, ma le abbiamo prese e anche per questo siamo stati molto apprezzati dal capo dello sport italiano, il presidente del CONI. Siamo stati decisi e concreti, chi è deputato purtroppo a volte deve prendere delle decisioni e non sempre si accontentano tutti".

In ottica elezioni federali si parla di un ballottaggio tra lei e Gravina. Che dice?
"Me l'aspettavo questa domanda... Siamo impegnatissimi a risolvere le questioni all'ordine del giorno, la lega dilettanti deve ripartire il primo luglio, con la conclusione dei campionati al 30 giugno. Quando ci sarà qualcosa di maturo nel ragionamento lo dirò, ma si tenga presente che oggi non mi pongo questa questione, sono concentrato in ottica di sistema per risolvere i problemi del calcio italiano. Punto primo: le riforme, io sono stato soddisfatto dell'operato di Gravina, adesso però bisogna ragionare sul da farsi. Sento discutere delle percentuali nel Consiglio Federale, noi siamo un 34% e i professionisti altrettanto 34%, ma se mi vengono a dire che la Serie A pesa poco, è una questione che devono risolversi tra loro. Il fatto è che non possiamo mantenere cento squadre professionistiche, diamo il giusto merito alla Serie A. Noi siamo sostenuti da piccoli imprenditori, artigiani, sono questioni da 1000 e 2000 euro, finanziamenti più facili se riparte il paese. A parte ciò, dobbiamo riconoscere il ruolo della Serie A, riducendo le società professionistiche e dare possibilità a tutti di sentirsi parte integrante nel nostro movimento".

Quanto la sciocca leggere di indagini per frode del tribunale di Lucca sulle società toscane?
"Penso al nostro mondo, alle migliaia di persone, tra collaboratori e volontari. Il rispetto della magistratura è totale, aspettiamo di vedere come si evolverà il rinvio a giudizio".

Che privilegio è poter pensare a come ricominciare la prossima stagione con le dovute certezze?
"Lo sto dicendo da tempo, ora pensiamo alla prossima stagione. Da ieri abbiamo ratificato il provvedimento, ora serve ripartire con voglia, vicinanza e un rapporto che forse questa pandemia potrebbe aver rafforzato, la solidarietà. Ne usciamo forgiati. Abbiamo fatto capire che LND è compatta, coesa e pronta a ripartire con le stesse risorse che ha da sessant'anni. Ricordo che li abbiamo compiuti nel 2019".