SERIE B, E' guerra aperta

22.08.2007 08:07 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Le squadre di serie B sul piede di guerra. Per il grano, per i soldi. I soldi dei diritti tv. La minaccia è che se Sky non aumenterà l’offerta (per ora di 10 milioni) le partite potrebbero slittare dal sabato alla domenica. Le compagini del campionato cadetto vogliono almeno il doppio, ma l’emittente privata da lì non si muove: dieci sono e dieci resteranno. Morale della favola: neppure 500mila euro a società. Una miseria. Da qui la ribellione della serie B (non in toto, a dire il vero) che vorrebbe tornare ai santi vecchi. Ovverosia alla classica partita di pallone alla domenica. Nella stragrande maggioranza dei casi con la benedizione dei sindaci e delle amministrazioni comunali, stufi dei disagi e delle lamentele delle persone e dei negozianti.
 Senza Juve. Ma perché Sky offre così poco? Semplice: perché la Juventus non c’è più. E non ci sono più neppure Napoli e Genoa. La passata stagione (Juve a parte) le altre società si sono spartite 40 milioni di euro. Il quadruplo rispetto all’offerta attuale.

Le motivazioni di Sky sono facilmente intuibili: la Juve faceva cassa di risonanza. In più c’erano anche altre piazze importanti come Napoli e Genova. Ora la musica è completamente diversa e resta difficile ai responsabili di Sky andare oltre i 10 milioni messi sul piatto.
 Niente anticipo. Il problema è giunto alla Lega calcio che il 4 settembre si ritroverà per parlare di queste e altre cose. Intanto sabato, per il debutto, niente anticipo (e non ci sarà neppure il posticipo del lunedì). Per il secondo turno, in calendario sabato 1 settembre, previsto un anticipo, Grosseto-Brescia, con le due squadre in campo alle 21 di venerdì 31 agosto e un posticipo, Spezia-Bologna, con le due compagini sul terreno di gioco lunedì 3 settembre, sempre alle 21. La terza giornata, invece, il 9 settembre, è già in programma la domenica perché la serie A sarà ferma per l’impegno della Nazionale che affronterà la Francia.
 Pisa e Grosseto. Le due toscane di B sulla questione sabato o domenica sono divise. Il Pisa di Covarelli è schierato con la stragrande maggioranza delle società che, se non arrivassero più soldi dai diritti tv, vorrebbero spostare le partite alla domenica. Camilli, invece, presidente del Grosseto è esplicito: giocare alla domenica ci porterebbe via tanti spettatori, perché in provincia ci sono molte squadre dilettantistiche che scendono in campo nel giorno festivo. Sarà in grado Matarrese, n. 1 della Lega calcio, di ricompattare le forze? Intanto ha già preso contatto con Rai e Mediaset. Per tentare di avere più dei 10 milioni di Sky.