PEZZELLA, DIFESA A TRE? FACCIO QUEL CHE MI CHIEDE IL MISTER. LAVORO PER IL RISCATTO
Il difensore della Fiorentina German Pezzella ha così commentato le tematiche più attuali in casa viola, e non solo: "Io il miglior acquisto per i tifosi? Non me lo aspettavo, ma volevo far bene qui fin da subito. Io come i miei compagni, in modo da mostrare volta volta quanto fatto in allenamento. Mio adattamento buono? Mi ha aiutato il fatto di aver giocato in Spagna. Ma qui c'è un calcio differente, e devo ancora lavorare per fare meglio. Vitor Hugo e Milenkovic? E' troppo importante avere più giocatori in ogni reparto, ed è anche meglio per i singoli perché questo spinge a fare sempre meglio. Preso qualche gol di troppo? Non so se sia stata tanto la forza dell'avversario, o più colpa nostra. Potevamo sicuramente far di più in certe occasioni, in difesa come in attacco. Dobbiamo quindi lavorare come squadra per migliorare questa situazione. Punti in classifica? Ci aspettavamo di più, ma dobbiamo lavorare per trovare regolarità nelle partite: non è possibile vincere tre partite di fila e poi perderne due. Dobbiamo lavorare per cercare più continuità nei risultati.
Europa sempre possibile? E' difficile raggiungere il posto in classifica che ce lo permetta. Siamo tanti giocatori nuovi, dobbiamo valutare partita dopo partita quel che possiamo fare. Ci vuole più regolarità. Partita contro la Lazio? Ci sarà Immobile, che è un grandissimo giocatore, però noi dobbiamo pensare a fare meglio dell'ultima sfida. Sappiamo che sarà una partita difficile, ma io ho voglia di vincerle tutte. Il Mondiale senza l'Italia? Abbiamo visto la partita contro la Svezia, e non va bene che gli azzurri non siano qualificato per il Mondiale. Per la storia, per quello che ha vinto, ma anche perché è sempre bello giocare contro grandi squadre. La mia Argentina? Abbiamo Leo Messi, che è importantissimo perché è il più forte al mondo e fa sempre la differenza. Siamo in crescita, ma vogliamo migliorare ancora. La difesa a tre? In Nazionale ho giocato in mezzo, mentre contro la SPAL la nostra non era una linea a tre ferma. C'era Sanchez ad aiutarci facendo il terzo uomo e poi tornando in avanti per attaccare. Io devo fare ciò che vuole il mister, quindi mi va bene ogni sua tattica. Giovanni Simeone? Abbiamo una relazione che dura da tanti anni, poiché eravamo insieme al River. E' un giocatore dal potenziale molto grande, sta dando tutto per la squadra allenandosi al massimo. Corre anche troppo (ride, ndr), per noi è troppo importante: deve approfittare della Fiorentina anche per crescere.
Se ho parlato con Gonzalo o Joaquin prima di arrivare a Firenze? Al Betis ho sentito Joaquin, che mi ha raccontato di un club fantastico in cui è stato molto felice. La Fiorentina è conosciuta nel nostro paese soprattutto per Batistuta. Se accetterei di restare? Sì, nella mia testa c'è la volontà di rimanere qui per tanti anni. C'è ancora tempo per parlare del riscatto, ma sarei contento se arrivasse perché lavoro per questo ogni giorno. La cosa più difficile del calcio italiano? Quando prendi gol e le squadre si chiudono, perché poi è difficilissimo segnare. Icardi e Higuain sono i numeri nove che stanno facendo meglio, così come dicevamo di Immobile. Cosa dire ai tifosi? Li ringrazio per l'accoglienza, mi sento come a casa. Sono qui da tre mesi, è una realtà nuova, ma quando i tifosi mi vedono per strada mi incitano urlandomi: "Forza Viola", oppure: "Dai ragazzi, lavoriamo di più". Vogliamo dare il meglio per arrivare più in alto in classifica. Continuare la dinastia argentina qui? Mi piacerebbe. Gonzalo, Passarella e tutti gli altri hanno una storia in questa squadra, mentre io per ora ho giocato solo tredici partite. Cosa mi piace fare? Sono appassionato di NBA, anche se qui è difficile seguirla perché ci sono orari diversi".