PAZZINI e MONTOLIVO, Ritorno al passato

09.09.2007 08:01 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Dopo l’allenamento mattutino di ieri allo stadio di atletica «Ridolfi,» la Fiorentina si gode la mini-vacanza regalata dagli impegni della nazionale. L’appuntamento per la ripresa della preparazione è fissato per martedì promeriggio a Coverciano (lo stadio ospita il concerto di Vasco Rossi). Due giorni di relativa quiete, importanti per Prandelli che sta pensando alla squadra da schierare domenica 16 al Franchi contro l’Atalanta. Dall’Europa, intanto, giungono conferme confortanti sullo stato di grazia di Adrian Mutu, ieri autore di una doppietta nella sfida delle qualificazioni tra Bielorussia e Romania (finale 1-3).



LA SFIDA DI SAN SIRO, ma anche la ‘prima’ di campionato contro l’Empoli fino all’amichevole di venerdì al Forte dei Marmi, hanno offerto un’immagine della Fiorentina come di squadra capace a cambiare modulo tattico in corso d’opera. Formazione duttile, camaleontica. Finora Prandelli fra teoria e pratica ha svariato — intelligentemente — dal ‘vecchio’ 4-3-3 al nuovo 4-2-3-1, per poi sorprendere (anche se era una partita più che adatta agli esperimenti) rispolverando in Versilia il 4-4-2. Se la Fiorentina riuscirà ad assimiliare bene e in fretta la capacità di modificare a partita in corso il proprio assetto di gioco, Prandelli avrà in mano un’importante carta in più.
Settimana decisiva, quella che per i viola si apre martedì, anche per il recupero degli infortunati. Tornato nei ranghi Balzaretti, restano sotto esame medico Montolivo (assente al «Meazza» causa caviglia malandata) e Jorgensen. Uomini importanti, il ‘Monto’ addirittura cruciale, per le scelte dell’allenatore in vista della terza di campionato. E a proposito di Atalanta, ieri il presidente dei bergamaschi Ruggeri si è espresso sulla gara del Franchi: «Sarà una bella partita, contro una squadra forte che ha dimostrato a Milano di essere una delle migliori della serie A. Sono sorpreso del nostro avvio sparato (4 punti, frutto dell’1-1 a Reggio Calabria e del 2-0 casalingo sul Parma, ndr) anche perché abbiamo una squadra nuova al 50%, ma non verremo a Firenze battuti. Ce la giocheremo. Osvaldo? Un ottimo giocatore che abbiamo acquistato due anni fa, ma da quando ha sentito le sirene di Firenze non ha più voluto saperne di restare a Bergamo. Spero per la Fiorentina che segua le gesta di Pazzini e Montolivo, che sono sicuro presto vedremo in nazionale».