MUTU, Al top tra un mese
Nome e cognome dell’infortunio: iperpressione rotulea. Le generalità del clandestino a bordo del ginocchio destro di Mutu vengono comunicate dal medico della Fiorentina, dottor Paolo Manetti, che a voce aggira il contorsionismo dei report viola, esibizioni di talento puro per fabbricare dubbi. «In effetti — dice Manetti — i nostri comunicati sono un po’ in politichese». A voce la spiegazione viene meglio, se non altro perché la Fiorentina sente la necessità di allontanare ombre e dubbi, della serie Mutu si deve operare, anzi no, o forse è meglio di sì, come dicono scatenati in Romania.
IN REALTÀ — exit poll di ieri — Mutu potrebbe giocare prima del previsto, forse addirittura a Siena, dipende, impossibile saperlo ora ma anche escluderlo. Una suspense da rotula agitata. Ci saranno controlli giornalieri nel quadro di una gestione complessa — ma concordata con il giocatore — per seguire una riabilitazione che escluda l’intervento chirurgico. Un mese di tempo per guarire, non ci sono regole, è inutile fare precisioni, Mutu potrebbe giocare tutte le partite, oppure una sì e una no, «è il migliore medico di se stesso e ha tanta esperienza per poter valutare». Nel frattempo — ovviamente — la terapia dovrebbe avere effetti per consolidare la forza del ginocchio, stabilizzandolo e allontanando il dolore. Resta aperta la strada di un’artroscopia, anche se i medici della Fiorentina ritengono che non sia la strada migliore per far guarire un giocatore di trent’anni.
C’È ANCHE spazio per una piccola polemica trasversale contro il ct Piturca, che capeggia il partito di chi vuole fare operare Mutu: «C’è qualcosa che non torna nell’atteggiamento di Piturca — dice il medico viola — perché è convinto che Adrian abbia una patologia grave e poi lo fa giocare per 70 minuti contro la Francia». La Fiorentina è infastidita per le intromissioni esterne e, soprattutto, sembra convinta di aver trovato il modo per far guarire Mutu senza portarlo sotto i ferri. In breve — e lontanissima dal politichese — la spiegazione è questa: la rotula in certe condizioni di stress comprime i legamenti, che provocano un versamento, gonfiore e soprattutto dolore; Adrian ha preso una tacchettata a Palermo e ha provato a recuperare, martedì sera era convinto di giocare ma nell’ultimo test, a poche ore della partita, è ricomparso il dolore. Da qui la decisione di non rischiare e di proseguire nella strada scelta, cioè il potenziamento muscolare per rendere il ginocchio più stabile.
L’INTERVENTO chirurgico — sottolinea la Fiorentina in versione divulgativa — sarebbe preso in esame a prescindere dalla fase del campionato. Prima di tutto la salute del giocatore. Beninteso, se ci fosse la necessità di intervenire in sala operatoria, circostanza che non risulta alla società viola e al suo staff, che si si è avvalso anche della collaborazione di alcuni specialisti.
Nel box accanto a questo articolo c’è una piccola e dettagliata spiegazione della terapia che sarà probabilmente seguita da Mutu, convinto di poter aggirare l’operazione. Ieri i medici gli hanno estratto nuovamente il liquido dalla parte posteriore del ginocchio e il giocatore ha cominciato ad avvertire meno dolore.
Manetti ha fatto un breve giro panoramico intorno agli altri infortunati viola: Vargas ha una contrattura che non preoccupa, Gobbi e Dainelli possono considerarsi sulla via della guarigione, Jorgensen ha avuto una forte influenza e deve recuperare dopo essere entrato in una fase di forte debilitazione.