MONTOLIVO, Convocato in nazionale?
«Spero che la prossima sia la stagione della conferma, ora mi sento un giocatore vero, importante. Sento la stima dell’allenatore e sono consapevole delle mie qualità. Punterò anche a fare qualche gol in più». E’ stato buon profeta Riccardo Montolivo. Perché nel derby con l’Empoli che ha inaugurato il campionato della Fiorentina, lui è stato davvero il grande protagonista, il più applaudito, il più omaggiato.
Per la prestazione a tutto campo di cui è stato autore, e per lo splendido gol - quello del momentaneo 3-0 - realizzato con un pallonetto che ha annichilito Balli e fatto scattare in piedi tutto il Franchi per un lungo applauso a scena aperta. Peccato solo per l’infortunio alla caviglia subito poco dopo e che l’ha costretto a uscire anzitempo: un infortunio che in attesa di un responso definitivo mette in dubbio la sua presenza per la trasferta di lunedì prossimo a San Siro con il Milan. «Ma io farò di tutto per non mancare - ha detto - sono tranquillo e ottimista, anche per questo sono voluto uscire con le mie gambe, senza la barella». La caviglia è gonfia, è una distorsione la cui entità si valuterà nelle prossime ore.
Intanto sul ventiduenne centrocampista di Caravaggio, prelevato dalla Fiorentina nell’agosto 2005 dall’Atalanta dove è cresciuto e si è fatto le ossa (il club viola ha sborsato sei milioni di euro in due rate, oggi lui ne vale più del doppio) si sono accesi i riflettori. C’è chi, come Cesare Prandelli che lo conosce benissimo, dato che lo sta allenando da tre anni puntando a farlo diventare un centrocampista completo, è convinto che sia già pronto per il salto nella nazionale maggiore dopo che lo stesso Montolivo è stato fino a giugno un pilastro dell’Under 21.
«Insieme a Pazzini, Riccardo si imporrà presto sul palcoscenico internazionale» ha dichiarato il tecnico viola che non a caso, già nel passato campionato, lo ha fatto giocare 36 volte di cui ben 29 con la maglia da titolare, in un finale di stagione in crescendo. Con Firenze che, da sempre estimatrice dei giocatori eleganti e di talento (si pensino agli Antognoni, ai Baggio, ai Rui Costa) si sta mettendo sempre più ai suoi piedi, consapevole che i paragoni che hanno visto Montolivo accostato proprio ad Antognoni e ai grandi centrocampisti non sono campati in aria. «Orgoglioso di questi confronti ma io voglio essere solo Montolivo» ha sempre risposto il giovane viola. La prodezza di domenica, ciliegina su una prestazione di altissimo livello, gli permette di guidare adesso, con 75 punti, la classifica del premio ‘Farinata degli Uberti’ promosso dalla Provincia di Firenze per omaggiare il migliore in campo nel derby con l’Empoli.
«E’ stata la mia rete più bella - ha commentato Montolivo - Non voglio più essere considerato solo un giovane talento, ora mi sento un giocatore vero, importante. Sento la stima dell’allenatore e sono convinto delle mie qualità e di quel che posso dare alla mia squadra». Alla Nazionale ci sta pensando ma senza fretta anche se per Prandelli è già pronto. E chissà che il ct Donadoni, per le decisive sfide contro Francia e Ucraina, non ci stia riflettendo. Nell’attesa è intenzionata a muoversi la società viola con un preciso obiettivo: blindare il proprio gioiello. Il contratto di Montolivo scade nel 2010, l’intenzione è di proporgli presto di allungarlo di almeno altri due anni, anche per evitare che i grandissimi club si muovano decisi a rompere l’idillio fra lui e Firenze.