LUPATELLI, All'inferno e ritorno
Che doemnica, quella di Cristiano Lupatelli. Terribile, senza dubbio, nei primi minuti di gioco e da applausi, nella ripresa. L’erede part-time di Sebastien Frey sapeva bene che la partita a casa della Sampdoria non sarebbe stata una passeggiata, ma dopo il gol firmato da Gastaldello, Lupatelli per una manciata di secondi si è ritrovato all’inferno.
«Quella rete — racconta a caldo il ‘Lupo’ — per un attimo mi ha ammazzato. Anzi per un po’, dopo aver preso quel gol sono stato malissimo. Poi ho ricordato la prima regola di ogni portiere. Una regola semplice semplice che consiglia di archiviare in fretta sia le cose positive sia quelle negative che ti capitano nell’arco di una partita, e così…».
IL GOL di Gastaldello, del resto, nasce proprio da un suo errore. Lupatelli non si nasconde e spiega: «Sì, ho sbagliato io. Mi aspettavo un cross, mi aspettavo che quel pallone fosse indirizzato al centro dell’area piccola e invece mi è arrivato addosso un tiro pericoloso che io ho respinto male. E su quella palla corta è arrivato Gastaldello e ha segnato».
E IL ‘LUPO’ si è risvegliato all’inferno. Decisivo, in quei momenti, è stato il coraggio che gli è piovuto addosso dai compagni. Hanno fiducia in lui, i giocatori viola, e questo il portierone lo sa bene. «Anzi — dice convinto — li ringrazio di cuore per come mi hanno saputo aiutare in un ritorno in campo che è arrivato dopo due anni di panchina. Non giocavo da tantissimo tempo, e anche se mi sono sempre allenato con volontà e testardaggine non è facile tornare in campo e ritrovare subito la condizione».
LA RIPRESA, dicevamo. Lupatelli ha lottato a denti stretti, ha respinto almeno tre palloni pericolosissimi ed è sembrato la bella copia (anche e soprattutto a livello psicologico) del portiere in difficoltà dei primi 45 minuti. «Non solo ho cercato di fare bene il mio dovere — rilancia il ‘Lupo’ — ma ho anche preso un sacco di botte. No, non è uno scherzo, ma in questa partita sono volati anche dei bei colpi bassi. Fa parte del mio lavoro, su questo non ci sono dubbi, ma Sampdoria-Fiorentina è stata forse una partita più dura del previsto».
IMPREVISTA, di sicuro, è stata anche la sceneggiata di Cassano che Lupatelli ha seguito da lontano. Domanda: il centrocampista blucercerchiato era da espellere o no? «Guardate — ribatte — credo che Cassano fosse stato espulso quando ho visto che la partita era ferma da qualche minuto. Non so se l’arbitro ha fatto bene o meno a lasciarlo in campo, non mi piace sbilanciarmi su questo tipo di discorso».
MEGLIO provare a lanciare un messaggino per il futuro. A giugno Lupatelli si svincolerà dalla Fiorentina, ma a 30 anni ancora da compiere l’avventura di un portiere non può essere arrivata al capolinea. «Da grande — sorride — vorrei fare anche il portiere e so benissimo che nella Fiorentina ho davanti a me uno dei più forti numeri uno al mondo. Sì, se capitasse un’occasione mi piacerebbe sfruttarla». In bocca al ‘Lupo’.