LUCESCU, Shakhtar voleva Mutu, poi la multa...

05.09.2009 13:30 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Lady Radio
LUCESCU, Shakhtar voleva Mutu, poi la multa...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

"Questa estate anche lo Shakhtar ha cercato di aiutare Mutu, interessandosi a lui per un possibile acquisto. Poi la questione della multa è diventata troppo pesante e non se ne è fatto nulla" parole di Mircea Lucescu, allenatore del club ucraino dello Shakhtar Donetsk detentore attuale dell'Europa League intervenendo ai microfoni di Lady Radio durante Radio Viola. "Non è giusto chiedere quella cifra a Mutu. E' stato il Chelsea che lo ha lasciato andare. Lui ha fatto un errore di cui comunque si è pentito tornando poi ad essere un grande campione per la Fiorentina e la nazionale rumena. Chelsea deve capire che nel calcio si può fare un errore. Mutu ha ragione nel dire che non potrebbe pagare la multa neanche con tutti i guadagni della sua carriera.

Spero nella vittoria del buon senso e che Mutu possa giocare senza problemi" ha completato l'allenatore rumeno, padre del ct della Romania. Lucescu che ha identificato in Mutu il simbolo e valore assoluto della Fiorentina come Totti per la Roma ha rivelato poi una particolare interpretazione sull'episodio accaduto a Mutu a Londra: "Il Chelsea ed Abramovich dovranno rendersi conto che è sproporzionata la loro richiesta. Trattatare con il Chelsea è difficile ma è stato un atteggiamento incomprensibile visto che altre volte le squadre hanno protetto i loro giocatori. Stavolta Mutu ha pagato per tutti perchè la dirigenza voleva dare un esempio a tutta la squadra visto che sono convinto non fosse il solo ad avere quei comportamenti”. Chiusura delle parole di Lucescu a Lady Radio sulla prossima Europa League tornata a grandissimi livelli: "Quest'anno i gironi sono più duri della Champions, è più difficile passare il girone rispetto alla Champions dove le prime sono di livello troppo superiore rispetto alle altre. La situazione diventa di valore assoluto solo da marzo quando con gli ottavi rimangono davvero solo le squadre più forti".