LOTITO, Grave il comportamento dell'Aic
"Il comportamento dell'Aic è gravissimo. I rappresentanti del sindacato calciatori non hanno nemmeno fatto parlare il presidente federale, Giancarlo Abete. La loro posizione è fuori da ogni logica". Queste le parole del presidente della Lazio (e consigliere Figc), Claudio Lotito, all'uscita dal palazzo federale al termine dell'incontro tra Lega e Aic sul rinnovo del contratto collettivo. La decisione del sindacato di abbandonare la trattativa, e quindi di fatto di scioperare l'11 e 12 dicembre, è ritenuta incomprensibile dal patron biancoceleste. "La loro posizione era di non trattare - ha aggiunto - al di fuori dei sei punti. L'Aic parte da un presupposto sbagliato, perché il contratto collettivo, firmato trenta anni fa, oggi, non va più bene: quel contratto, infatti, non esiste più.
Bisogna ripartire da zero. Da parte nostra avevamo limitato le nostre proposte ad 8 punti, ma loro sono rimasti ancorati a trattare solo su 6". A far saltare la trattativa, secondo l'Aic, sarebbe stata l'insistenza da parte della Lega per far rientrare nella bozza del nuovo contratto anche il settimo punto, quello dei cosidetti fuori rosa. "E' un termine improprio - ha confessato Lotito - noi li chiamiamo allenamenti in gruppi separati. Su questo punto da parte dal sindacato è in atto un processo di mistificazione della realtà. Come si fa, a far allenare insieme 40 giocatori?".