LIVERANI, A Parma meritavamo di pareggiare

19.04.2007 13:24 di  Marco Conterio   vedi letture

Esordisce parlando delle sue condizioni fisiche, Fabio Liverani, per poi proseguire analizzando la gara persa ieri al Tardini col Parma e dimostrando che la Fiorentina vuole riscattarsi subito domenica a Roma contro la Lazio.
"Domenica dopo la partita col Siena ho avuto affaticamento sulla coscia, ho fatto due giorni di recupero ed il mister non mi ha voluto rischiare dall'inizio, può starci".

Sulla gara di ieri.
"Se analiziamo le occasioni di ieri, vediamo che avremmo potuto pareggiare. Però dobbiamo capire che squadre come il Parma hanno grande grinta e carattere, cosa che dobbiamo avere anche noi, perché a volte la differenza tecnica non basta. E' una squadra viva il Parma, che lotta con altre squadre. Tranne l'Ascoli tutte giocheranno le partite della vita, se vogliamo tenere questa posizione minima di Uefa, bisogna iniziare ad essere più cattivi a livello di risultati".

Domenica un ritorno a Roma de grande ex. "Ho fatto cinque anni stupendi a Roma, giocare lì darà sicuramente emozione. Venendo da un risultato così non mi da tempo per pensare ai ricordi, cercheremo di giocare al massimo per portare via punti dall'Olimpico. Sono, per abitudine, portato a guardare più dietro che avanti. Non mi piace parlare di Champions, non fa bene alla squadra, la uefa è uno scudetto per noi. La Lazio ha fatto un campionato alla grande fino ad oggi, possono avere dei momenti un po' così. Il Chievo è come il Parma, poi. Noi dobbiamo andare lì, pensando che la gara di ieri ci serva da lezione e che non ci faccia cadere in depressione. Può starci, in una stagione di rincorsa, una gara così, ci stiamo togliendo grandi soddisfazioni. A Roma non mi aspetto niente, se ci sarà una grande accoglienza mi farà piacere. Poi, se le cose dovessero andare bene per noi, non ci saranno molti applausi, anche se chi mi stima mi farà i complimenti a priori".

Una Lazio distratta dal derby tra due domeniche? "Distratta no, deve mantenere il suo posto per la Champions, sarà cattiva nello stesso modo. Il derby è una partita a sè, fuori dal campionato, è normale che la gente ci pensi. Noi non dobbiamo pensare a quello che potrà essere la loro testa, ma preparare la partita con la massima determinazione".

Prandelli ha parlato di stanchezza mentale.
"La squadra anche domenica non è partita brillantemente ma alla fine, anche in dieci, abbiamo sofferto poco. Ieri abbiamo tenuto il campo per tutta la partita, fisicamente non abbiamo avuto dei problemi. E' normale che quando da luglio parti dovendo rincorrere, è ovvio che a volte ci sia un momento in cui ricaricarsi".



L'Udinese è la diretta concorrente per la Uefa. "E' a tre punti, non due, a scontri diretti siamo avanti. Per abitudine guardo sempre dietro. Domenica hanno guadagnato punti, speriamo di arrivare in Uefa prima dell'ultima giornata, senza dover vincere per forza. Per me, sarebbe un obiettivo fuori da ogni previsione".

Sull'assetto super-offensivo di ieri. "E' stata una scelta per recuperare la partita, loro erano chiusi, quasi otto dietro, con solo una punta e pochi spazi per giocate veloci. Abbiamo cercato di tenere il più possibile larghi Mutu e Reginaldo, cercando di mettere in mezzo cross per Toni e Pazzini. Non è la nostra situazione congeniale, certamente".

Su Kuzmanovic. "Ha fatto una partita molto ordinata. Non è mai facile giocare con uno addosso a tutto campo, essere lineare e brillante. Aveva Muslimovic addosso per tutto il campo, non è facile trovare spazi e tempi giusti. Ha fatto comunque una partita di sostanza, non insufficiente, anzi, mi è sembrata discreta e ordinata".

Liverani conclude parlando di Inter-Roma e del rinvio del discorso scudetto per i nerazzurri.
"L'Inter non ha vinto, deve incontrare squadre che fanno parte del nostro campionato, quindi devono rimanere concentrati ancora. La Roma è questa squadra, che può vincere con chiunque se gioca il calcio che sa giocare".