KUZMANOVIC, Il tuttofare di talento

30.07.2007 08:35 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Prandelli cerca di parlarne il meno possibile, è un modo per proteggere Kuz (abbreviato) e non sottoporlo a troppe responsabilità. Ma ogni tanto l’allenatore viola non riesce a trattenere quello che, volendo restare bassi, può essere definito un forte ottimismo sulle potenzialità di Zdravko Kuzmanovic, classe ’87, acquistato lo scorso gennaio dal Basilea con il blitz che congelò i già freddi rapporti con il Palermo. Anche i siciliani stavano cercando di comprare il centrocampista serbo (con passaporto svizzero) e la mossa inattesa dei viola spiazzò il direttore sportivo dei rosanero Foschi, che era già sicuro di aver concluso l’affare. Sei mesi dopo Kuzmanovic è diventato uno dei giocatori più promettenti della Fiorentina, con la prospettiva di poter essere impiegato in più ruoli. Prandelli lo ha fatto giocare da esterno destro e sinistro e poi, nella fase finale della partita amichevole contro il Larissa, anche da mediano davanti alla difesa.



Come è successo per Montolivo, altro giocatore carissimo a Prandelli, è in corso per Kuzmanovic un viaggio alla ricerca della collocazione migliore. Nel frattempo Zdravko continua a progredire, non è più il giovane spaesato di qualche mese fa, ha preso confidenza e coraggio, ha imparato i movimenti chiesti da Prandelli, si adatta sapendo cosa fare in più ruoli, porta in giro il suo dinamismo rendendosi utile in entrambe le fasi di gioco; in quella difensiva si mette in evidenze nei recuperi veloci, all’attacco riesce a sfruttare molte qualità, compreso un tiro niente male. A Bolzano contro il Larissa, Kuzmanovic è stato il migliore dei viola, per Prandelli è sempre più difficile nascondere la sua predilezione.

La forza del giovane centrocampista, che pur essendo nato in Svizzera ha scelto di sfruttare la doppia nazionalità e di giocare con la Nazionale della Serbia, viene tenuta in grande considerazione da Prandelli. Che nei confronti di Kuz ha detto questo: «Quando manca un giocatore, lui c’è». Una bella investitura in vista di una stagione fitta di impegni.