JACOBELLI, Per i viola nulla è impossibile
Sette anni fa la Fiorentina era in C2, lì sbattuta da una fra le decisioni più scandalose e indecenti mai prese prima dal Palazzo del calcio. Per non dimenticare, un lettore domanda: chi era, all'epoca, il presidente della Federcalcio? Si chiamava Franco Carraro. Sette anni dopo, addì 29 settembre 2009, San Michele Arcangelo, la Fiorentina ha battuto il Liverpool per 2-0 nella gara valida per il secondo turno del gruppo E della Champions League. Una partita perfetta in una notte perfetta che né Firenze né il calcio italiano potranno dimenticare in fretta. Il capolavoro di Cesare Prandelli che ha firmato la prova più bella delle sue cinque stagioni viola e ha dimostrato come si possano battere anche le squadre inglesi, anche se si chiamano Liverpool, una delle formazioni più forti d'Europa. Mourinho, l'irascibile e irriconoscibile Murinho di questi giorni prenda nota e impari, a futura memoria. Ma non è l'analisi tecnica e tattica che s'impone qui. Qui s'impone l'elogio di una società, di una squadra, di una città che, tutte insieme, hanno dimostrato come un altro calcio sia possibile.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, l'aveva detto alla vigilia, intervenendo al convegno promosso dalla Facoltà di Legge del'Università di Bologna, patrocinato da Quotidano.net e dal Resto del Carlino: "Firenze è un modello da imitare e al quale ispirarsi per riconquistare gli stadi a una dimensione di civiltà e di fair play". Le reti che dividevano i tifosi ospiti da quelli casalinghi, sono state rimosse, su indicazione del questore Francesco Tagliente e dei suoi uomini che non scorderanno facilmente questa scommessa vinta; quasi tremila tifosi inglesi sono stati accolti con civiltà e rispetto; la passione e l'entusiasmo dello stadio Franchi hanno suscitato l'ammirazione della gente di Liverpool e stamane, sui siti dei Reds e dei loro sostenitori, si sono lette soltanto lodi e parole di ringraziamento per l'accoglienza ricevuta. Così come è stato particolarmente gradito il terzo tempo che la Fiorentina ha lanciato nel novembre del 2007 e che la Lega e la Federazione hanno colpevolmente trascurato, incapaci di capire il profondo significato della cerimonia del fair play. Tanto peggio per loro. Ha scritto David Guetta sul suo blog (www.davidguetta.it), il blog della voce storica dei tifosi viola: "Una serata così per noi che abbiamo vissuto quel primo agosto 2002, sapendo bene che stavamo parlando “solo” di calcio e con dentro qualcosa che comunque si spezzava.Per noi, che nonostante il passare degli anni ancora ci indigniamo e ci arrabbiamo quando le reti nazionali, comprese quelle del cosiddetto servizio pubblico, ci ignorano. Per noi, che in tre persone facciamo quattro partiti, che ci dividiamo su tutto, ma che quando gioca la Fiorentina andiamo in trance e ritroviamo quell’unità che sarebbe bello e importante avere anche in altri campi".La notte in cui i viola hanno battuto il Liverpool appartiene già alla storia della Fiorentina e del nostro calcio, ma è solo un punto di partenza. Il bello deve ancora venire.