GUIDOLIN, Ancora gol con uomo a terra
L’allenatore del Parma Francesco Guidolin ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24 nel post partita di Palermo-Parma. Il gol del Parma è nato da un presunto fallo di Galloppa su Cavani, al limite dell’area opposta. Ci sono analogie con l’episodio di Palermo-Fiorentina del 2007? Non ho capito cosa volete da me. Sono talmente diversi gli episodi! Volete cogliermi in contraddizione? Non siete capaci di vederle voi le differenze? E’ vero che ha chiesto ai suoi di buttare la palla fuori dal campo? Non c’è niente da dire. C’è stata un’azione convulsa al limite della nostra area di rigore, c’è stato un intervento di Galloppa su Cavani. L’arbitro era a 80 cm e ha fatto chiaramente segno che si poteva andare avanti a giocare. I miei giocatori sono ripartiti velocemente. Io, siccome la penso in un certo modo, ho urlato loro di buttare la palla fuori per interrompere subito l’azione. Non mi hanno sentito ma credo che non abbia visto niente nessuno. Cosa c’entra questo con l’episodio di Guana in Palermo-Fiorentina? Cosa volete da me, che faccia il paladino? Io ci provo. Se mi avessero sentito, per me sarebbe stato giusto buttare la palla fuori ma dal momento che tutti hanno continuato e non si è fermato nessuno, non riesco a capire, non riesco a vedere analogie. Comincio a pensare che in questo mondo io non ci stia più tanto bene, forse dovrei adeguarmi e fare come quelli che dicono: “si gioca sempre“. Io non sono abituato così, vorrei che ci fosse lealtà, ma nel nostro caso, non posso dire che la mia squadra non sia stata leale. Assolutamente. Questi sono casi totalmente diversi l’uno dall’altro. Se si dovesse interrompere una partita, tutte le volte, per un intervento del genere, si giocherebbe 40 minuti. Anche all’Olimpico, contro la Lazio, quest’anno si era verificata una situazione simile, in occasione del gol di Bojinov. E’ vero che anche allora aveva chiesto alla sua squadra di fermare il gioco e di buttare la palla fuori? All’Olimpico, nello spogliatoio, tra il primo e il secondo tempo, avevo chiesto ai miei giocatori di far pareggiare la Lazio però mi sono accorto che non sarebbe stata la scelta giusta. Mi hanno convinto di questo i miei giocatori perché molti di loro non si erano accorti di quella situazione e quindi non erano stati sleali. In quel momento, ho capito, anche attraverso l’intervento della mia società, che avrei sbagliato e che avrei fatto un atto di egoismo per il bene mio, per essere il paladino della lealtà in una situazione che era totalmente diversa da quella che ci aveva visti protagonisti proprio qui a Palermo. Ho voluto un confronto con i miei giocatori tra il primo e il secondo tempo ma loro mi hanno convinto, e poi me ne sono convinto anche io, che era successo qualcosa di totalmente diverso. Il gol di Simplicio ha deciso la partita. Avete protestato per un presunto fuorigioco di Miccoli sul nascere dell’azione? Per me non era fuorigioco. In diretta mi è sembrato che non fosse fuorigioco e adesso che lo rivedo, lo confermo. Nessuna protesta. Io non ho protestato su quella palla e non lo faccio quasi mai. Sulle sue lacrime di emozione a inizio gara E’ stata un’accoglienza meravigliosa, mi sono veramente commosso. Io a Palermo ho passato degli anni stupendi. Sull’infortunio di Dzemaili Mi dispiace molto per Dzemaili perché abbiamo la sensazione che sia qualcosa di grave. Poi, speriamo invece che la diagnosi non sia come temiamo.
Riportiamo le parole di Guidolin dell'11 Marzo 2007 dopo Palermo-Fiorentina sempre a SKY:
"Con Prandelli non ci parlerò più. Potevano farci pareggiare, invece no. Ci si riempie la bocca con bei concetti, poi quando si viene sul concreto si deve far valere le proprie qualità e se capiterà non mi comporterò così. Anche dopo questi episodi si può migliorare, è successo in altre parti del mondo. Io avrei fatto pareggiare il Palermo, Prandelli non l'ha fatto. Non so se sono nel giusto o sono un paraculo. Se capiterà una situazione del genere ci sta che mi rincoglionisca anche io. Spero di essere però un uomo serio e non un poveretto. Devo aver forza di togliere la mia squadra dal campo. Ai miei giocatori ho detto di dimostrare dignità ed orgoglio, cosa che non ha dimostrato Prandelli. Non credo che chiederò scusa, spero di non vedere più queste cose. Non voglio chiarirmi, cerco di percorrere la strada che sto percorrendo, ovvero della persona che ha dei valori. Non mi piace essere espulso, ho reagito male, ma se succederà una cosa del genere a me devo avere la forza di fermare la mia squadra e di concedere l'1-1".