FIORENTINA-PARMA, Quel cambio di... Cecchi Gori
Uno dei due protagonisti di questa vicenda, accaduta quasi 14 anni fa, è stato arrestato il 25 luglio per bancarotta fraudolenta di una delle sue aziende, e con il calcio non vuole più avere niente a che fare. L'altro è l'attuale tecnico del Genoa, lanciato in una nuova avventura calcistica dopo la bella salvezza con il Bologna della passata stagione. Eppure pensando a Fiorentina-Parma, in programma domani sera al 'Franchi', a molti tifosi viola torna in mente la prima sostituzione 'palese', nel campionato italiano, imposta al suo allenatore da parte di un presidente. Cecchi Gori fu precursore dei vari Zamparini e Corioni, se si rammenta quel 7 dicembre '97 quando l'allora patron gigliato scese furioso al termine di un primo tempo incolore della sua Fiorentina contro il Parma per 'imporre' al tecnico Alberto Malesani l'ingresso in campo del 'prediletto' Anselmo Robbiati, per una formazione che fosse più offensiva.
Malesani non la prese troppo bene, e da quel giorno infatti ogni discorso per il rinnovo di contratto con la Fiorentina andò a monte - tanto che Malesani l'estate successiva firmò proprio per il Parma -, ma gioco forza dovette schierare Robbiati al posto di Bettarini, dopo 11 minuti del secondo tempo, anche perché due giri di lancetta prima gli ospiti erano passati in vantaggio con Apolloni. E Robbiati batté il calcio d'angolo che portò al pareggio definitivo di Morfeo. Cecchi Gori non fu come Paganini, tanto che si ripeté, tre anni dopo, in un Fiorentina-Brescia in cui però trovò lo spogliatoio chiuso da parte del tecnico gigliato di allora, Terim, il quale evidentemente era a conoscenza del precedente con Malesani e impedì in tutti i modi che il patron potesse un'altra volta influenzare le sue sostituzioni.