FIORENTINA, La buona volontà non basta

03.12.2007 08:05 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

La Fiorentina non è riuscita nell’impresa di regalare a Prandelli la vittoria del cuore dopo una settimana di calvario per la morte della moglie Manuela. Troppo forte l’Inter che, come un pugile esperto, si è fatta pizzicare dai viola per poi sorniona assestargli due colpi da kappaò. Inter stratosferica e Fiorentina ridimensionata: tra i nerazzuri e il terzo scudetto c’è solo l’ostacolo Roma.
La partita tra Inter e Fiorentina segna infatti una svolta per i nerazzuri, come ha sottolineato Mancini (da sei anni mai sconfitto a dicembre). L’Inter infatti ha tolto di mezzo i viola, al secondo posto fino a due domeniche fa, dal novero delle concorrenti e ha messo in mostra un calcio che sia sul piano tecnico che atletico non ha pari in Italia. La Roma è bella, ma fragile. Da Firenze l’Inter prende il volo verso lo scudetto.
 Nella domenica dei sentimenti, delle rose bianche per Manuela Prandelli e del fair play, la dimostrazione di forza della squadra di Mancini è stata straordinaria.

Mai in affanno in difesa, sempre primi nei contrasti con i giocatori viola, sornioni e cinici in attacco, i nerazzurri hanno superato la Fiorentina con una facilità che il risultato non rende bene, anche perché il migliore in campo dei padroni di casa è stato il portiere Frey.
 Nelle ultime 50 gare interne la Fiorentina in attacco ha fatto cilecca solo due volte: il 18 marzo scorso con la Roma e ieri. Tra serie A, coppia Italia e coppa Uefa i viola si sono rivelati una macchina da gol realizzando 118 reti, ma con l’Inter l’attacco della Fiorentina ha punzecchiato i nerazzuri senza mai mordere sul serio. Soprattutto perchè Mutu, al rientro dopo un infortunio, si è spento tra Maicon, Cordova e Samuel come una flebile candela. E Pazzini come l’ex di turno Vieri non hanno mai impensierito la difesa dell’Inter, nella quale nel finale è rientrato, dopo un lungo stop, Materazzi.
 Non c’è dubbio che la Fiorentina abbia pagato la fatica della gara di giovedi con l’Aek per la coppa Uefa, l’assenza di Montolivo (per squalifica) e di Dainelli (infortunio durante il riscaldamento prima della gara) e il ritorno di pedine fondamentali come Ujfalusi, Mutu e Santana dopo gravi acciacchi. Ma la gara di ieri rimette nei suoi giusti binari le ambizioni della Fiorentina: una squadra giovane che dovrà sudare molto per conquistarsi un posto in Champions, anche perché l’Uefa toglie energie ad una squadra dalle molte riserve, ma anche Mutu dipendente.