DELLA VALLE, Quando attaccò lo spogliatoio

26.09.2008 07:19 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione
DELLA VALLE, Quando attaccò lo spogliatoio
FirenzeViola.it

Cesare Prandelli che si fa scuro in volto e alza la voce. Non è la prima volta che succede, sicuro, ma nei fotogrammi della sua carriera in viola è davvero difficile ritrovarne uno simile a quello della notte dell’Olimpico.
Tratti «scolpiti», parole forti, pochissima voglia di perdonare e di voler apparire accondiscendente. Il Prandelli del dopo-Lazio è un uomo che ha deciso e ha capito che qualcosa, nel suo spogliatoio, non sta girando nella direzione giusta. Ha capito che sul suo lavoro, sul suo progetto, sono apparse crepe preoccupanti, e ha deciso di alzare la voce. Di trasformarsi così in giudice spietato.
La foto di Prandelli al tavolone della sala interviste dello stadio Olimpico parlava da sola. Le parole, quelle dell’allenatore, sono state quasi un sovrappiù. Prandelli parlava con gli occhi, con l’espressione tirata, con le rughe scolpite sul volto.
Si era sentito tradito, da qualcuno (o «da tutti», come ha sottolineato), dai suoi ragazzi e alzando la voce e puntando il mirino contro di loro, Prandelli ha voluto ancora una volta lavorare per la squadra, per la sua squadra.
Era da tempo, molto tempo che in casa della Fiorentina, i giocatori non finivano sul banco degli imputati. Il film che Prandelli ha fatto rivedere l’altra sera aveva ormai immagini sbiadite e negli almanacchi della storia (recente) della squadra gigliata, l’ultima apparizione risaliva alla prima stagione della ritrovata serie A, dopo un’amarissima sconfitta della Fiorentina a Siena (1-0, gol di Flo). Al termine di quella disfatta fu il presidente Della Valle in persona, insieme all’allora direttore generale, Fabrizio Lucchesi, a chiamare in causa l’atteggiamento dello spogliatoio viola, apparso distaccato e spaccato in un fase decisamente delicata della stagione.



LO SFOGO di Della Valle («certi giocatori non dovrebbero prendere lo stipendio») funzionò da detonatore per ricompattare una realtà altrimenti ad alto rischio di spaccatura. Ed è proprio questo, sicuramente, il risultato che Prandelli spera di ottenere dopo aver tirato fuori gli ultimi mali del gruppo gigliato. Domani contro il Genoa è attesa la prima risposta.