DE SILVESTRI, Rossi un maestro, su Gabbo...

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Intervistato dai microfoni di Mediaset Premium per la trasmissione 'La tribù del Calcio', l'esterno viola Lorenzo De Silvestri ha raccontato la sua esperienza nel mondo del pallone, soffermandosi sulla sua amicizia con Gabriele Sandri ed il suo rapporto con l'attuale tecnico gigliato Delio Rossi; ecco i passaggi più interessanti dell'intervista: ''La Lazio è per me una seconda madre, visto che mi ha cresciuto fin da quando sono piccolo, mi ha fatto debuttare in serie A, mi ha portato fino in Champions League, mi ha fatto diventare calciatore, e non posso che parlare bene della Lazio. Roma è bellissima, è la mia città, rappresenta le mie origini; è la città dove vivrò quando smetterò di giocare. Delio Rossi per me è stato un maestro, mi ha insegnato tutto, ha ‘perso tempo’ con me fin da quando ero della Primavera. Mi ha tenuto mezz’ora-quaranta minuti oltre gli allenamenti a ripassare ogni cosa, a migliorare. E’stato un maestro, un insegnante di calcio. Gli devo tanto. Conobbi Gabriele Sandri alla festa per i miei diciotto anni, tramite un amico, perché cercavo un deejay e mi venne presentato.

Era tifoso laziale, quindi era contentissimo di venire a fare questa festa. Poi è nata questa amicizia che andava oltre; era un tifoso vero della Lazio, con cui parlavamo d’altro. Credevo ogni volta che ci incontravamo che mi chiedesse della Lazio, ed invece finivamo con parlare di altre cose, di vestiti, di donne, di tutto. Capiva che per me era pressante parlare sempre di calcio. Era un ragazzo unico. Non posso che parlare bene di lui, era un esempio da prendere, lo porterò sempre con me dopo questa tragedia. Non voglio che si strumentalizzi questa vicendaa, ma se n’è parlato troppo a sproposito''.