DE LAURENTIIS, Non avrei voluto esonerare Gattuso
Aurelio De Laurentiis, nella lunga conferenza stampa all'Hotel Saint Regis di Roma, ha parlato dell'esperienza con Gattuso: "Non ho mai voluto esonerare Gattuso. L'ho visto per un certo numero di partite, dolente sempre con gli occhiali e dunque a un certo punto mi sono dovuto preoccupare se le cose fossero precipitate. Ho fatto delle chiamate ma solo se ci fosse stato bisogno, e non ce n'è stato. Con Benitez io mi sento ogni 4-5 mesi ed è rimasta una specie di sintonia perché quello che mi piacque di lui, pur essendo uno spagnolo, era molto inglese sul piano dell'organizzazione. Prima della partita contro il Verona, quando credevamo di essere già in Champions, avevo preparato un saluto con ringraziamento e augurio presso il club dove sarebbe andato a lavorare, ovvero la Fiorentina, se non che quando abbiamo pareggiato, non potevamo mandare più quel messaggio. L'abbiamo reso più essenziale e lo abbiamo mandato subito nella notte. Anche io in tv sento dei giornalisti che non si fa così, con un tweet. Ma scusate: a parte il fatto che ognuno misura la propria educazione con la propria esperienza, io sarei dovuto essere molto inquieto e arrabbiato, ma il fatto di smettere con Gattuso, risaliva già all'estate precedente. Lui serviva solo a tamponare l'addio di Ancelotti.
Poi è chiaro che, anche se avesse vinto il campionato, la sua missione al Napoli si sarebbe conclusa. Mendes è un amico e ci vediamo anche a cena. Con lui abbiamo parlato a lungo anche del rinnovo, ma non ci siamo trovati in linea. Molto generosamente avevo scritto due cose, poi quelle due cose sono diventate 27 righe di troppo e abbiamo deciso di soprassedere e vedere cosa sarebbe successo. Poi lui non si è sentito bene, e io ho sentito Spalletti. Poi lui è diventato assolutamente capace di allenare e di essere presente. Purtroppo abbiamo perso delle partite che non avremmo dovuto perdere e ne abbiamo vinte altre che potevamo avere dei problemi. Questa mancanza di continuità è stata la riconferma che io dovevo interrompere quel tipo di collaborazione anche se fossimo arrivati in Champions".