DDV, Tranquilla Firenze, Prandelli resta qua

04.03.2008 10:26 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Repubblica

Diego Della Valle ieri ha incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che era in visita nelle Marche. Il giorno prima aveva incontrato un sogno. Un sogno che ora spera e vuole diventi finalmente realtà: entrare nell´Europa delle grandi con la sua Fiorentina. Il patron viola è in fabbrica, al telefono ride, non risparmia la battuta che gli viene da ricordi che bruciano: «Certo che a questo punto vorrei la Champions League. E se la conquistiamo ancora una volta sul campo, mi auguro che questa volta ce la facciano giocare. Tocco ferro, non si sa mai…». Basta così, non riapriamo vecchie polemiche e ferite che ancora sanguinano. Rispettando la tradizione Della Valle non ha seguito la squadra in trasferta: «Ho visto la partita contro la Juventus alla televisione. A casa, assieme alla mia mamma, a mio fratello Andrea e a mio figlio più piccolo. È stata una bellissima domenica. Complimenti anche al Napoli per la splendida gara con la quale ha fermato l´Inter e riaperto il campionato».

Ha telefonato subito a Prandelli?

"No. Il presidente della società è Andrea. Cesare e io ci sentiamo ogni martedì. Il lunedì lo lascio in pace. Sarà così anche questa volta".

Bella partita a Torino. Vendetta consumata?
"Grande gara. Fiorentina senza paura, determinata, consapevole della sua forza. Mi sono piaciuti l´abbraccio finale e la corsa verso i nostri tifosi. È stata, inoltre, una partita molto corretta. Un taglio definitivo con le brutte rivalità del passato. Quindi, nessuna vendetta. Ho stima e rispetto per la nuova Juventus. E affetto nei confronti del suo presidente Cobolli Gigli. Ci conosciamo da trent´anni".

La Juve è lì, a un solo punto e non sembra in salute. Il Milan indietro di quattro e affaticato. Dica la verità: vuole la Champions?
"Come potrei dire di no? Credo che a questo punto l´obiettivo sia anche nel cuore e spero nelle gambe dei giocatori".

Prandelli ha detto che adesso verrà il bello. Troppo ottimista?
"Guardi, io non ho nulla da insegnare al nostro allenatore. Lo conosco come una persona realista. Sta facendo un ottimo lavoro in totale autonomia. E ha una qualità che io ritengo fondamentale. È un educatore. Accompagna i giocatori nel calcio e nella vita".

Nulla da chiedergli, dunque?
"Nulla, se non ciò che gli dissi quando arrivò a Firenze: dia alla squadra la sua intelligenza, ma anche i suoi princìpi morali. L´ha fatto. Questa è una squadra che ha un ideale. Ora si tratta di mantenerlo, di rafforzarlo".

Firenze ha due paure. Le dico la prima. Perdere Prandelli. Possibili mete Inter, Milan ma soprattutto Juventus. Che cosa risponde?

"Cesare ha detto che vorrebbe vincere lo scudetto con la Fiorentina, magari tra sette anni. Più chiaro di così. Mi sembra tranquillo. Credo possano stare tranquilli anche i fiorentini".



La seconda paura. Perdere i Della Valle. Come se l´amarezza di Calciopoli li avesse un po´ allontanati. Suo fratello Andrea l´altro giorno mi ha detto che il mestiere di presidente di una squadra di calcio è il lavoro più stressante del mondo. C´è qualcosa che scricchiola?
"Assolutamente no. Siamo qui, in questi anni abbiamo investito nella Fiorentina qualcosa come centocinquanta milioni di euro e abbiamo un progetto più ampio con il quale vogliamo coinvolgere l´intera città".

È l´idea di una fondazione che si occupi anche di cultura e sociale?
"Sì, ma è ancora presto per i dettagli".

I tifosi, però, la vorrebbero più presente allo stadio. Li accontenterà?
"Sì, ma io sono sempre fuori Italia per lavoro. Chiedo ai nostri tifosi di capirmi. Ci sono anche quando non ci sono".

Risposta quasi esoterica. Faccia una rivelazione. Quale sarà il prossimo campione che comprerete?
"Lei sbaglia destinatario. Si rivolga a Prandelli e a Pantaleo Corvino. Il nostro direttore tecnico ha dimostrato di avere fiuto per i giovani talenti. Assieme a Cesare hanno costruito una squadra di gente seria. Chiedo loro di continuare su questa strada, nel rispetto degli obiettivi di bilancio".

Potreste portare a Firenze Antonio Cassano…
"Non faccia battute fuori luogo. Cassano è un calciatore straordinario e ragazzo che va aiutato. Credo che la Sampdoria lo farà. La Sampdoria, non la Fiorentina".