Non c'è di che fregiarsi a vincere un titolo simile, ma quando si parla di calcio stare in questa classifica vuol dire alimentare un alone di celebrità che poi resta anche quando le scarpette sono appese al chiodo. L'edizione on line del quotidiano inglese Times ha stilato la graduatoria dei 50 giocatori più duri nella storia del calcio, da Andoni Goikoetxea a Pierluigi Collina, passando per Gentile (nella foto) , Bergomi, Tardelli, il "cattivissimo" terzetto del Mondiale di Spagna, Pino Lorenzo, Romeo Benetti e ovviamente Marco Materazzi, già definito il re degli insulti sportivi.
ITALIANI - "The Bad, the badder and the baddest" (il cattivo, più cattivo, cattivissimo) secondo il Times sono Claudio Gentile, Giuseppe Bergomi e Marco Tardelli, eroi del Mondiale '82. Il primo, seccamente, "non aveva niente di gentile"; il secondo, inspiegabilmente duro, forse perché rifiutato da Cosa Nostra; il terzo perché, a sentire Jimmy Graeves (ex Milan), "ha provocato più cicatrici dei chirurghi dell'ospedale di Harefield". Giudizi netti ed esagerati, stando agli episodi citati per gli altri duri del calcio intercontinentale.
LORENZO E MATRIX - C'è poi la storia, meritevole del 12° posto, di Giuseppe Lorenzo, ex attaccante di Catanzaro, Sampdoria, Bologna, Pistoiese e Cesena. In un Parma-Bologna del campionato di A 1990, il nostro ebbe l'accortezza di entrare in campo al 73' e farsi espellere 10 secondi più tardi per una gomitata al volto di Apolloni. Peraltro recidivo. Avanti col 30° posto di Romeo Benetti che sinceramente non ha bisogno di commenti. E finalmente arriviamo a Materazzi, 45°. Letteralmente: "L'uomo che chiamano Matrix dalla personalità imprevedibile dispensa dolore con la stessa facilità con cui altri italiani servono le linguine alle vongole".
Infine, al 50° e ultimo posto", il Pierluigi Collina "Nosferatu", unico direttore di gara della graduatoria. Strano che non ci sia Vieri, con quella sua esternazione: "Io sono un uomo vero, più di tutti voi".
TOP TEN- Perché al 1° posto Goikoetxea? Si ricorda solo un episodio, quando il "macellaio di Bilbao" non ci pensò due volte a sfasciare la caviglia di Diego Armando Maradona. Può bastare? Alle sue spalle Stuart "Psycho" Pierce (Nottingham Forest), uno che amava molto usare la testa, e non solo per colpire il pallone. Ne sa qualcosa Basile Boli (Marsiglia, Rangers), 3° e unico temerario capace di, primo, sfidare a "cornate" Pierce, secondo, poterlo raccontare. Al 4° posto Willie Woodburn (Rangers), talmente conosciuto per le sue buone maniere che la federazione scozzese negli anni '50 lo cacciò a vita, un po' come Johnny Giles (Leeds) 5° come principale istigatore a suon di interventi duri. Al 6° prima menzione per l'Italia, ma solo grazie al gancio sinistro che Leonel Sanchez (Cile) rifilò a Maschio nel Mondiale '62. Infine, ottimo 7°, Tommy Smith (Liverpool), conosciuto come 'The Anfield Iron'. Può bastare.