CASIRAGHI, Domani sapremo gestire la tensione
Fonte: Goal.com
Non e’ la finale che tutti si auguravano, ma la vigilia e’ della stessa tensione. Per una Nazionale che ha fallito le semifinali dell'Europeo, pur partendo da favorita, lo spareggio per la qualificazione alle Olimpiadi deve rappresentare un obiettivo imprescindibile. Dunque, domani sera, contro il Portogallo, tutti concentrati sulla meta, nonostante qualche piccola polemica nei giorni scorsi.
Difficile capire, infatti, con quale stato d’animo scenderanno in campo quei giocatori che, con molta probabilita’, pur vincendo domani, non parteciperanno alla prestigiosa manifestazione cinese per raggiunti limiti di eta’. Ma dopo le rassicurazioni giunte ieri da Criscito, Motta e Pazzini (quest’ultimo uno dei non eleggibili), oggi arrivano le certezze di Casiraghi: “Ho un gruppo di professionisti seri e sono convinto che nessuno abbia staccato la spina. Mi aspetto il contributo di tutti, indipendentemente da chi andra’ a Pechino e chi invece l’anno prossimo non potra’ esserci per questioni regolamentali”.
Si parlava di una finale, perche’ di fatto di questo si tratta e la vigilia va stemperata come ogni esame decisivo che si rispetti. “C’e’ tensione – ha continuato il mister degli azzurrini – inutile nasconderlo, ma d’altronde l’impegno e’ di quelli importanti, dunque inevitabile che ci sia molta aspettativa nei nostri confronti, ma sapremo gestirla”. L’impegno e’ importante, cosi’ come l’avversario. La seconda delusa dell’Europeo, infatti, avra’ le stesse nostre motivazioni e, forse, il nostro stesso tasso tecnico. Casiraghi lo sa e non nasconde qualche timore: “Sono preoccupato, perche’ il Portogallo e’ una squadra completamente diversa da quelle che abbiamo incontrato finora: sono bravi col pallone ed hanno un gioco piu’ simile al nostro”. Ma Gigi sa come si battono i lusitani: “Vorrei che i ragazzi mettessero in campo la stessa personalita’ e lo stesso atteggiamento visto con la Repubblica Ceca. Poi, non si puo’ prevedere nulla: sara’ una finale senza favorite, le statistiche e i numeri arrivati a questo punto non servono a nulla”. Speriamo almeno che dopo diano ragione a noi…