ARAGONES, Contro l'Italia la vera finale

30.06.2008 10:15 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta.it
ARAGONES, Contro l'Italia la vera finale
FirenzeViola.it

La finale dell'Europeo si è giocata domenica 22 giugno. L'ha vinta la Spagna battendo ai rigori l'Italia 4-2. Ne è convinto Luis Aragones, che dopo avere chiuso la bocca alla Germania, lo ha sottolineato davanti ai microfoni e alle telecamere. Lo ha detto da gran signore, esaltando la grandezza della difesa azzurra, unica in tutto il torneo a non avere subito gol dalla Spagna.

RIMPIANTI - Il quarto di finale che ha estromesso gli azzurri dalla competizione con il conseguente addio di Roberto Donadoni e il ritorno di Marcello Lippi, non fa che aumentare i nostri rimpianti, perché, anche se all'insegna di un gioco mediocre, come ha fatto capire il presidente federale Abete, questo Europeo era largamente alla nostra portata.
FATALITA' - "Senza dubbio il match con l'Italia è stato più duro e soprattutto più emozionante", ha ribadito Iker Casillas che sente ancora nelle mani la respinta sul tiro ravvicinato di Mauro Camoranesi e la deviazione oltre la traversa del colpo di testa di Totò Di Natale. L'atteggiamento tattico dell'Italia, alla fine, è stato quello che non ha permesso alla Spagna di giganteggiare come ha fatto a tratti con la Germania e per tutto il secondo tempo contro la Russia. A pensarci bene, chissà come sarebbe andata se contro i ragazzi di Aragones ci fossero stati Cannavaro, Pirlo e Gattuso. Forse saremmo qui a raccontare un'altra storia.
ADDII - Questione di rigori, insomma, e il rimpianto dilaga. Fatalità del calcio.

Luis Aragones, esaltando l'Europeo dei suoi ragazzi, ha ripetuto di avere in mano una squadra straordinaria: "Quando giochiamo così, non ci sono squadre che possano resistere", ha detto. L'Italia lo ha fatto, cedendo solo dagli undici metri. Adesso il commissario tecnico accompagnerà la squadra a festeggiare, ma, come ha detto, poi lascerà la guida della Selecciòn: "Non ci sono possibilità che io cambi idea". Donadoni che chiude per due errori dal dischetto, Aragones che dice ciao alla panchina lasciando a Vicente del Bosque un gruppo che può andare molto lontano.

IL GRUPPO - Un rosa forte e unita. Lo dimostra un piccolo particolare. I giocatori e lo staff decolleranno alle 5 della sera da Innsbruck. Le "Furie rosse", che avrebbero già potuto lasciare nella notte Vienna, hanno deciso di tornare a Neustift, nel Tirolo, per raggiungere i magazzinieri che erano rimasti nel ritiro per preparare i bagagli. Tutti insieme saranno accolti a Madrid come si conviene agli eroi.