ALBERTINI, Preoccupati per il campo di Marassi
Ancora in sella assieme al suo 'capo' Abete dopo il fallimento dell'Italia ai Mondiali sudafricani, il vicepresidente federale Demetrio Albertini spiega a 'TuttoSport' come si è arrivati all'innesto di forze fresche in Figc e quali saranno i compiti delle 'leggende' arruolate.
"Dopo il Mondiale era necessario ragionare e vedere che cosa avviene negli altri Paesi: non copiare ma trovare la strada giusta. Gianni Rivera, presidente del Settore giovanile e scolastico, trasferirà i valori del calcio nella fascia dai 5 ai 14 anni formando gli istruttori, Roberto Baggio, presidente del Settore tecnico, si occuperà di seguire chi partecipa ai corsi di Coverciano, e Arrigo Sacchi, coordinatore delle Under, gestirà gli osservatori e i rapporti coi club".
Albertini insiste sull'importanza di investire sui vivai e dare spazio ai giovani prodotti italiani: "La strada è molto lunga. Oggi i ragazzi giocano solo nella Primavera, sono immaturi quando esordiscono in prima squadra. Non può più accadere quanto successo a me, un anno 'vero' nel Padova prima di tornare al Milan: gli stranieri tolgono spazio, arrivi in A solo a 25 anni. Tardi".
Il vicepresidente mette poi il dito sull'annoso - e tuttora irrisolto - problema impianti: "Bisogna rifare almeno i campi, anche perchè gli infortuni sono un danno al valore di una società. Come Figc siamo molto preoccupati per Marassi, in vista di Italia-Serbia. Poi pensare agli stadi: un impianto di proprietà diminuisce lo spazio per i violenti. Non possiamo essere una delle ultime nazioni che ha ancora le barriere...".