ACCVC, La presa di posizione sugli arbitri
Credo che dopo la partita di ieri contro il Bologna sia sotto gli occhi di tutti i tifosi viola, una situazione “inconfutabile”, anche per coloro che fanno della prudenza e della moderazione , un loro stile di vita. Negli ultimi quindici giorni abbiamo assistito all’arbitraggio “chirugico ” del sig. Giannoccaro in Inter-Fiorentina e ieri pomeriggio abbiamo potuto “ammirare” la replica, da parte del sig. Orsato , tralasciando le conduzioni del sig. Valeri a Parma e del sig. Doveri con il Catania. Non sfugge però a nessuno che tutti questi arbitraggi si siano “dipanati” seguendo un unico filo conduttore.
Ci sono modi “evidenti” per danneggiare una squadra, come annullare una rete per dubbio fuorigioco, una questione di centimetri insomma, non concedere un calcio di rigore accompagnando la decisione con una gestualità “rassicurante ”, oppure assegnarne uno contro con la stessa “naturalezza” con la quale si sorseggia il primo caffè del mattino. Fischiare un fallo plateale ad un giocatore già in precedenza ammonito ed in un caso espellerlo per doppia ammonizioni e nell’altro far finta di niente. E’ semplicissimo: basta applicare in alcuni casi in maniera “ferrea” il regolamento ed in altri essere più “tolleranti” fino al limite dello stesso.
Si può danneggiare una squadra anche in maniera “meno evidente” rispetto al risultato finale della singola gara, caricandola ad esempio di pene accessorie come le ammonizioni, con il duplice effetto di tenere i giocatori sulla “lama del rasoio” sia durante la partita stessa e allo stesso tempo appesantire i “cartellini” personali. In che modo ? Semplice basta non sanzionare ripetuti falli subiti e penalizzando con una ammonizione il primo fallo fatto. Questo atteggiamento lo conosciamo benissimo, pertanto lo individuiamo immediatamente, bastano pochissime conferme incrociate.
A che fine tutto questo ? I posti in Champions ed in Europa League sono ridotti al lumicino, considerate le prestazioni delle squadre italiane nelle competizioni Europee, così la lotta si fa dura per assicurarsene uno in special modo quello assegnato ai primi tre classificati in campionato. Immaginiamoci se quelle squadre abituate a parteciparvi possono permettere ad altre di “disturbare “ il loro cammino. La Fiorentina in questo momento ha “un punto debole” a seguito delle ormai note vicende legate all’acquisto del centravanti (anche questa è stata una pura operazione di disturbo !!!) ma ha fatto intravedere che sta “studiando” per diventare una “grande squadra” e pertanto è risaputo che se nel “mercato di gennaio” acquistasse una punta “importante” che vada ad arricchire una rosa già competitiva, i problemi realizzativi potrebbero essere eliminati e aumentare quelli delle squadre concorrenti, anche di quelle “innominabili”.
Noi dovremo essere vigili sull’andamento delle prossime gare a cominciare da quella di Verona con il Chievo dove non vorremmo trovarci di fronte ad una ennesima conferma, non vorremmo vedere ammonizioni “mirate” volte a mettere in difficoltà la squadra, ad iniziare dallo scontro diretto della domenica successiva contro la Lazio. Ci auguriamo di essere smentiti e poter tranquillamente dire: “Da Berlino è arrivato il contrordine”.
Filippo Pucci