Quest'anno ricorre il ventennale dall'ultima vittoria viola a Torino contro la Juventus. Furono Baggio e Di Chiara a siglare l'impresa al vecchio Comunale. Poi 13 incontri maledetti al Delle Alpi con 11 sconfitte e due pareggi. Da oggi si cambia...
Juventus – Fiorentina non è una partita come tutte le altre, e nonostante l’impegno collettivo a sganciarsi da un malcelato provincialismo, quella contro i bianconeri rimane “La partita” che si perpetua e si riproduce per tutto l’anno. Bentornati quindi ai nemici bianconeri che nella scorsa stagione, bontà loro, hanno subito il giusto contrappasso della serie B. I viola arrivano a quest’impegno quarti, solitari, in classifica, falcidiati dalle assenze. Mutu, Semioli, Liverani restano ai box e non è cosa da poco.
Ma “Se Atene piange, Sparta non ride”, e abbiamo scelto questa definizione a metà fra il mito e la storia per fotografare la situazione in casa Juve dove mancheranno per squalifica uomini cardine come Chiellini e Nedved. Firenze, che come Atene è patria della cultura, l’ha presa con filosofia e attraverso le parole del suo capitano senza fascia, Marco Donadel, ha lanciato la sfida ai bianconeri, puntando decisamente alla vittoria. La Juventus, invece, che per tradizione è società dai modi e stili di vita appunto spartani, paventa una congiura arbitrale ai suoi danni, e protesta addirittura per iscritto presso la Federazione. Il vento da questo punto di vista è indubbiamente cambiato e ci auguriamo che cambi anche il risultato visto che l’ultima vittoria dei viola sotto la Mole Antoneliana, risale al 15 maggio 88’, illuminata da un bagliore di Roberto Baggio e da un gol tutta corsa e velocità di Alberto di Chiara. Da allora solo delusioni, in gran parte consumate al Delle Alpi, stadio dove i viola hanno raccolto la miseria di due pareggi e undici sconfitte nei tredici confronti disputati. Anche per questo, quindi, confidiamo nell’Olimpico, nuovo impianto torinese che vede l’esordio di questa classica del calcio italiano.
Chiudiamo ricordando l’incrocio delle panchine con il mister viola Prandelli, che ha trascorso da giocatore sei stagioni alla Juventus e Claudio Ranieri che invece ha allenato i gigliati dal 93’ al 97’, vincendo un campionato di B, una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana. Un palmares di assoluto rispetto al quale manca però la conquista più importante, l’affetto e la stima della tifoseria viola, nonostante gli applausi ricevuti nella partita di andata. A proposito, nell’antica Grecia fu Sparta ad avere la meglio, nonostante le ingenti perdite che le tolsero il sorriso. A Pazzini e compagni l’arduo compito di cambiare il corso della storia.