PRES. ATF A FV, CONTESTAZIONI? DV DIANO SEGNI. ABBONAMENTI…

Esclusiva di FirenzeViola.it
28.07.2018 15:20 di Niccolò Santi Twitter:    vedi letture
PRES. ATF A FV, CONTESTAZIONI? DV DIANO SEGNI. ABBONAMENTI…
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

I dati ufficiali diffusi dalla Fiorentina una volta conclusa la prima fase di vendita degli abbonamenti hanno registrato la quota di 12.000 tessere vendute, ovvero un incremento del 39,5% rispetto a quelle rinnovate e vendute l’anno scorso alla fine della fase di prelazione di luglio, 8.600. Un dato quanto meno curioso, vista l’aria - non certo leggera - che tira in città. Per analizzare al meglio la situazione, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Federico De Sinopoli, presidente dell'ATF (Associazione dei Tifosi Fiorentini), che si è così espresso: "Al di là del periodo l'importante è il risultato finale, cioè il numero reale che poi leggeremo quando il 26 agosto giocheremo in casa con il Chievo e sarà dunque chiusa la campagna abbonamenti, compresi la stampa delle ultime tessere che includono quelle di servizio e di omaggi anche per gli sponsor che fanno poi lievitare gli abbonati. E’ positivo il fatto che qualcuno lo abbia rinnovato adesso invece che tra qualche giorno con le varie tariffe, ad esempio quella “Insieme” che permetterà di prenderlo a partire da lunedì fino al 18 agosto".

Il clima in città non è dei migliori, eppure si registra addirittura un incremento rispetto allo scorso anno.
"Non è strano, nel senso che la passione verso la squadra non muore mai. Il problema è che ci sono diverse categorie di contestatori disinteressati che hanno smesso di venire allo stadio, al netto di una parte che invece è sempre molto attaccata alla Fiorentina. Ma ripeto che l'anno scorso il risultato finale fu di 15.000 abbonamenti, quindi aspettiamo a fare valutazioni. Va riconosciuto che la società si è mossa molto bene perché ha fatto rilevare che sono cinque anni che alcune tariffe non vengono toccate, mentre l'altra leva è stato l'aver tirato fuori opzioni interessanti come gli “Under 30”. E' chiaro che non sono gli acquisti che smuovono l'abbonamento, a Firenze c'è sempre voglia di Fiorentina. Ce n'è un po' meno nei grandi numeri, come dimostrato due anni fa quando la Viola era in testa alla classifica ma lo stadio era mezzo vuoto. C'è uno zoccolo duro che ha sempre voglia di Fiorentina, voglia che dovrebbe essere cavalcata perché qualcosa di acceso c'è e va alimentato. Io penso infatti che a Genova, per la prima di campionato contro la Samp, ci saranno 2000 tifosi viola. Il problema è che è venuta a mancare una porzione di tifo che è importante per una squadra che si autofinanzia".

Qual è ad oggi il rapporto tra i tifosi e la Proprietà, che fino a qualche mese fa sembrava essersi riavvicinata?
"Lo speravamo tutti. La storia lasciata da Astori poteva essere l'occasione giusta per spiegarsi, cosa che la società non ha fatto. Poi qualcuno se l’è legata al dito, altri no. Non c'è un rapporto, forse con qualche dirigente sì ma non con gli azionisti, che è il problema vero. Alle critiche un De Laurentiis risponde che i tifosi sono liberi di contestare e di continuare a farlo: secondo me è importante questo modo di porsi. Forse nella società viola ci sono anche troppe persone nel mezzo, ma non aiuta neanche il fatto che magari il filtro con la Fiorentina possano essere un certo tipo di stampa o un modo fuorviante di fare social".

Come commenta le più recenti contestazioni?
"Non è facile contestare. Questa piazza è un po' impazzita: quando non si contesta dicono che non c'è più tifo di una volta, mentre se si fa sono tutti pronti e storcere il naso. Bisogna mettersi nell'ordine di idee che o si dà una mano o si sta zitti. Per contestare si intende far comprendere che la gestione non piace. Mercoledì scorso, dopo le dichiarazioni di Andrea Della Valle, c'era aria di rivolta in città e poteva davvero venirsi a creare uno stop alla campagna abbonamenti, se si considera che il presidente parlò di settimo posto e quindi di una strategia che non c’è".

E' di stamani un nuovo striscione esposto a Ponte alle Grazie contro i Della Valle...
"A me è parso anche piuttosto fine, non ci sono parolacce. Si tratta di un’indicazione: quest'anno siamo alla diciassettesima stagione con i Della Valle ed è un lasso di tempo direi sufficiente per fare un bilancio sulla gestione dei marchigiani. Ecco, poi si presupporrebbe che in base a ciò i proprietari reagissero, ma non lo fanno ed è un peccato. Piacerebbe un botta e risposta alla De Laurentiis, o comunque che venissero sbattuti un po’ i pugni, se non altro per creare una situazione più umana".