IN UEFA E' CAPPOTTO VIOLA!
Roba da matti. 6 reti in una gara dove la Fiorentina doveva sì farla da padrona ma non da assoluta dominatrice, almeno alle attese. Una squadra compatta, a tratti strabiliante, che dilaga contro il modesto Elfsborg di Haglund, bravo però a tener botta per tutto il primo tempo. Poi, è stata l'ora del "tasso tecnico" e la Fiorentina l'ha messo in campo senza esclusione di colpi.
"Alla faccia di chi considera la Uefa una Coppa di Serie B" verrebbe da dire. La Fiorentina si dimostra società seria e quadrata, onorando a pieno una competizione che torna a dar lustro alla squadra viola in Europa. 6 reti, dicevamo, ma anche 21 risultati utili consecutivi, il ritorno alla vittoria in Europa, tante conferme (da Vieri a Jorgensen) e tante piacevoli sorprese (da Vanden Borre a Di Carmine).
A Firenze si cammina "tre metri sopra il cielo": pubblico e Fiorentina, mano nella mano, come due innamorati dei film di Moccia, cavalcando un sogno che sembra non finire più. Secondo posto in campionato, passaggio del turno "semi-ipotecato" ed una corazzata che pare inaffondabile anche dai biondi venuti dal Nord.
C'è di che gioire, dunque, a Firenze. Prandelli lo ammette candidamente che "i tifosi possono sognare", Mencucci gli fa eco dicendo che "andando avanti così ci divertiamo". E si diverte anche Firenze, con il suo bel cappotto viola indosso, in questo freddo inizio di novembre. 6-1. Roba da tennis.