EVERTON-FIORENTINA, La goduria dei tifosi vip
L'urlo liberatorio di Mario Alberto Santana, dopo aver realizzato il rigore decisivo contro l'Everton, forse ha portato con se non soltanto la gioia dell'argentino della Fiorentina. E' parso il gesto di una squadra intera, di una città e ancor di più dei suoi tifosi. Una serata da cuori forti, miscuglio di emozioni e sofferenza a cui era impossibile sottrarsi. Siccome il tifo non conosce età, e men che meno professione, Firenzeviola.it è si è fatta raccontare gli oltre centoventi minuti di Everton-Fiorentina da personaggi del mondo dello spettacolo e non solo. Tutti rigorosamente di fede viola.
GIANFRANCO MONTI, presentatore radio: “Una serata incredibile. Ero in treno per la prima parte di gara, non sapere niente mi mandava fuori di testa, aggrappato agli sms degli amici. Quando ho letto del gol loro ho perso tutti i capelli. Sono volato a casa per il finale di partita, una sofferenza allucinante, però così si gode ancora di più. Grande partita di carattere della Fiorentina, volendo portare a casa il risultato, e se visto che c’era da soffrire non bastavano i supplementari, giusto andare ai rigori (ridendo ndr). Soffrire fino in fondo significa goduria massima”.
NARCISO PARIGI, autore inno Fiorentina: “Canterò cinquanta anni in più. Se non sono morto ieri sera chissà quanto andrò avanti: almeno altri cento anni. E’ stata tutta una grande emozione, alla fine mi sono sentito rinato. Era una vita che non soffrivo così, dopo il secondo gol dell’Everton ho detto addio, e poi una domanda, ma quanto correvano quelli? Ed eccoci ai rigori, bravissimo Frey e io nel mio piccolo avevo indovinato chi sbagliava degli avversari. Le cose belle sono quelle che si soffre tanto prima e si gode molto poi. Come con la Juve. Anche lì è stata una cosa stupenda batterli in casa, ieri sera altrettanto perché non avevo mai visto nessuno correre in quella maniera. Insieme sono due gioie che mi ripagano di qualunque campionato farà questa Fiorentina”.
MATTEO RENZI, presidente della Provincia: “Un’immensa soddisfazione tutta concentrata alla fine, prima abbiamo veramente sofferto come cani. La Fiorentina avrà fatto esperienza, ma per me il momento liberatorio è stato il rigore di Santana. Senza dimenticare che dopo un tiro come quello di Osvaldo, per poco non ci resto secco visto come ha battuto il rigore. Oltre centoventi minuti per riunire sofferenza, gioia e la liberazione finale dei rigori. Rimango convinto che non sia paragonabile alla ‘gioia intellettuale’ di battere la Juventus, però in questo senso la Fiorentina è sempre sulla buona strada”.
CARLO CONTI, presentatore tv: “Che bellezza, che soddisfazione. Un patimento unico che non mi ricordavo da tempo, sembrava di non finire mai. Con tutta quella adrenalina accumulata non mi sono quasi accorto di cascare dal divano al momento del rigore decisivo. Sofferenza e gioia vanno sempre di pari passo”.