DE MAGISTRIS A FV, VIOLA, SITUAZIONE GROTTESCA. DV? SOLO MAL DI PANCIA, MA I TEMPI...

07.07.2017 16:30 di  Daniel Uccellieri  Twitter:    vedi letture
DE MAGISTRIS A FV, VIOLA, SITUAZIONE GROTTESCA. DV? SOLO MAL DI PANCIA, MA I TEMPI...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

In mezzo al clima rovente (e non parliamo solo del caldo torrido) che si respira in questi giorni a Firenze, c'è una squadra che, lontano dalle luci della ribalta, ha regalato una gioia al capoluogo toscano. Stiamo parlando della Rari Nantes Florentia, squadra di pallanuoto allenata da Gianni De Magistris, che ha vinto la finale dei playoff contro Roma Nuoto ed è tornata nella massima serie. Abbiamo contattato Gianni De Magistris, fiorentino d.o.c ed autore di questa grande impresa: "Sono davvero contento, ovviamente c'è tanta soddisfazione anche a livello personale perché mi sono preso una piccola rivincita contro chi mi dava del "bollito". Sono tornato dopo 10 anni, dopo aver vinto la Champions (l'unica Champions vinta a Firenze, ndr) ed ho subito ottenuto questo successo. Purtroppo si tratta solo di una promozione, ma è giusto festeggiare. Devo essere sincero, troppa gente è salita sul carro dei vincitori dopo la nostra promozione. Sarebbe bello continuare ad avere questo risalto, perché a Firenze non c'è solo la Fiorentina. Ovviamente i viola sono il fiore all'occhiello di questa città, ma i fiorentini, da sempre popolo orgoglioso, devono tenere in considerazione tutto lo sport, non pensare solo al calcio. Purtroppo Firenze da sempre si fa male da sola: sono tutti pronti a parlare di buttare giù la sede della Rari oppure di contestare la Fiorentina, ma quando c'è un successo nessuno ne parla. Futuro? Non so ancora cosa farò, ci devo ancora pensare. Posso dire che sono un po' disinnamorato della mia città, ed è un peccato perché ho sempre portato il nome di Firenze in giro per il mondo. Faccio un esempio semplice: hanno premiato mezzo mondo al trofeo Fair Play Menarini, ed io non sono neanche stato preso in considerazione. Non voglio fare polemica, ma io sono un fiorentino vero, di Campo di Marte e sono sempre stato orgoglioso di esserlo".

Cambiamo discorso, dalla gioia della Rari al caos in casa Fiorentina...
"Il caso Borja Valero? Non sono d'accordo con nessuno, evidentemente avranno le loro motivazioni. Io posso dire che è una cessione che conviene a tutti, solo che si poteva evitare di arrivarci in questo modo. La contestazione? Sicuramente i tifosi sono innamorati della squadra e li stimo per questo. Non c'è mai stato un grande feeling con i Della Valle e la proprietà non ha capito il modo di pensare dei fiorentini. Questo ha portato ad un deterioramento dei rapporti. L'apice è stato raggiunto quando i viola erano primi in classifica, potevamo provare a spendere qualcosa per cercare di raggiungere la Champions. Alla fine sono arrivati giocatori come Benaloune, il che è tutto dire. Da tifoso sono amareggiato per come sono arrivati certi addii. Da quello di Prandelli a quello di Pasqual, passando per Gonzalo e per il prossimo addio di Borja Valero: tutti saluti al veleno"

Cosa ne pensa della contestazione dei tifosi?
"Sono delusi dalla mancanza di chiarezza da parte della società. Dall'esterno mi sembra una situazione grottesca, i Della Valle rappresentano una città importante come Firenze, che ha una delle tifoserie più belle d'Italia. Il comunicato dei Della Valle? Credo che sia stato dettato da un mal di pancia e non dalla razionalità. Conosco bene Andrea, in realtà conosco bene anche Diego, anche se lui non si ricorda mai di me (ride, ndr): Andrea è ancora appassionato della Fiorentina, ripeto, è stato solo un mal di pancia. Certo, i tempi sono stati sbagliatissimi. Come si fa a fare un comunicato del genere ad inizio mercato? Un giocatore ci pensa due volte prima di venire a Firenze in questo clima"

Chiudiamo con Bernardeschi. Sarà un peccato vederlo con la maglia della Juventus?
"No. Sono sincero. È una squadra come le altre. Dispiace dirlo da tifoso viola, ma sono i più forti. Gli auguro tutta la fortuna del mondo. La mia speranza è che con il ricavato della sua cessione, la Fiorentina possa costruire una squadra decente. Anche perché, con tutti il rispetto per il lavoro di Corvino, per adesso ha preso solo giocatori sconosciuti".