ARCH. ZAVANELLA A FV: ''MERCAFIR AREA OK PER STADIO, UN SOGNO LAVORARE COI DV''

Esclusiva di Firenzeviola.it
20.11.2013 19:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
ARCH. ZAVANELLA A FV: ''MERCAFIR AREA OK PER STADIO, UN SOGNO LAVORARE COI DV''

Il tema della costruzione dello stadio nuovo a Firenze nell'area dell'attuale Mercafir è tornato prepotentemente di attualità nella giornata di oggi. Per approfondire il tema legato alla costruzione di un impianto sportivo moderno che possa portare introiti al club proprietario, Firenzeviola.it ha contattato l'Architetto Gino Zavanella, responsabile della società GAU Arena e tra i principali progettatori dello Juventus Stadium di Torino, il primo impianto ecocompatibile al mondo ed unico catino di Serie A di proprietà del proprio club.

Architetto Zavanella, sulla base della situazione dell'area Mercafir a Firenze qual è l'iter più consono che deve essere seguito per la costruzione di uno stadio?
''Le parole chiave sono due: convenzione e concessione. Il privato, in questo caso la Fiorentina, deve ottenere dal comune proprietario del terreno l'area su cui costruire l'impianto sulla base di un accordo molto lungo. Nel caso della Juventus, il club bianconero ha stipulato con il comune di Torino una conessione di 99 anni rinnovabile, mentre in Serie B il Lanciano attualmente sta comprando l'area dove ha intenzione di edificare lo stadio nuovo. Quando uno stadio diviene un possesso della società, questo si patrimonializza e diventa una fonte di guadagno. Nel caso di Firenze non vedo altra soluzione''.

Nella legge di stabilità che verrà presentata, ci sarà anche una serie di norme che regoleranno la costruzione di stadi nuovi: come valuta questa ipotesi?
''Da un punto di vista teorico, questa legge accelererà la pratica per la realizzazione di nuovi impianti, uno snodo che dovrà essere formalizzato entro 350 giorni. Non nascondo però qualche perplessità, dal momento che qualora dovessero spuntare degli impedimenti di carattere urbanistico l'iter potrebbe improvvisamente bloccarsi. Non mi pare però l'esempio di Firenze, dove credo che nell'area Mercafir nel giro di poco tempo possa arrivare senza problemi la concessione: la cosa fondamentale è che il progetto sia economicamente sostenibile. La Fiorentina, del resto, è sotto tanti aspetti un esempio da seguire, sul campo e non solo: sarebbe anche arrivato il tempo che il club viola avesse una sua casa, in modo che - anche nel caso in cui imprenditori come i Della Valle decidessero di vendere la società - la squadra e la città continuerebbero ad usufruire dello stadio''.

Con questa ipotetica legge, sarebbe stato più facile costruire lo Juventus Stadium?
''No perché in quel caso l'accordo tra il club bianconero ed il comune di Torino è stato trovato senza problemi fin da subito''.

La Mercafir è un'area di 32 ettari: a suo avviso, oltre ad uno stadio di almeno 40.000 posti, ci sarebbe spazio per realizzare altre strutture collegate?
''Ho avuto in passato l'occasione di visitare questa zona e devo dire che francamente è un'area molto interessante per un'eventuale costruzione di uno stadio: non dico che sarebbe ideale perché niente è mai perfetto, ma posso senza dubbio dire che mi pare molto adatta. Lo spazio per altre attività che portino introiti economici c'è di sicuro, starà poi eventualmente alla società valutare quali''.

Le piacerebbe lavorare ad un'eventuale costruzione dello stadio nuovo a Firenze?
''Assolutamente sì: lavorare con la famiglia Della Valle sarebbe un sogno per me così come per tanti altri miei colleghi. Ho avuto la fortuna di studiare a Firenze e di viverci per cinque anni e spesso vengo nel capoluogo toscano per stare con mia figlia. Nutro anche simpatia per la Fiorentina e per l'avanguardia imprenditoriale con cui opera la famiglia Della Valle. Se la Fiorentina mi chiamasse, risponderei presente''.