UNA SETTIMANA PER LIMARE I DIFETTI DI CENTROCAMPO E ATTACCO. CORVINO TRA I RINNOVI E LA PARTITA PIÙ IMPORTANTE: DIFENDERE I GIOIELLI VIOLA
Un calendario tutto sommato da aggredire non appena riprenderà il campionato, con Cagliari e Roma in casa e con Torino e Frosinone fuori prima della prossima sosta, a metà novembre. Nella testa di molti giocatori viola, attualmente impegnati con le rispettive nazionali, ci sono soprattutto le sfide amichevoli e di Nation's League, ma è nelle pieghe del lavoro che va avanti al centro sportivo che Pioli dovrà essere in grado di scalare la marcia.
Nelle ultime due sfide con Atalanta e Lazio, seppure con risultati opposti, la Fiorentina ha palesato più di una difficoltà nell'alimentare la manovra, ed è innegabile che qualche responsabilità sia piovuta sulle spalle delle mezz'ali sulla carta titolari, cioè Gerson e Benassi. Se al quadro si aggiunge un rendimento inferiore alle attese come quello offerto da Pjaca è facile capire perché soprattutto in trasferta la squadra stenti.
Ed è in particolare il gioco di Simeone a risentirne di più, costretto com'è l'argentino a correre come nessun altro per aiutare la squadra e crearsi spazi. Anche per questo da più parti si sostiene l'ipotesi di cambiare qualcosa nel modulo, ma più di tutto andrà migliorata la mira al momento del tiro, e soprattutto la cattiveria sotto porto di fronte alle migliori occasioni da rete.
Campionato a parte per Corvino sono settimane di lavoro sottotraccia. Anche se ufficialmente l'idea sui vari rinnovi è quella di attendere la fine della stagione visti gli accordi ancora lunghi (un po' tutti hanno ancora dai 4 ai 5 anni di contratto) presto sarà il momento degli incontri e probabilmente degli adeguamenti. In attesa di capire con certezza quali saranno gli scenari del futuro (europei o meno) per la Fiorentina è già chiara la partita più importante dell'immediato futuro: fare in modo che questo gruppo che così rapidamente sta crescendo possa essere difeso dagli assalti del mercato (Chiesa e Milenkovic, oggi, sono i più osservati) e possibilmente rinforzato.
D'altronde tra le indicazioni più positive riferite negli ultimi tempi ci sono soprattutto quelle rilanciate da Pioli in merito alla voglia di tornare a quei livelli di corsa alla Champions che prima Prandelli e poi Montella sono riusciti a regalare alla tifoseria nei momenti migliori delle loro rispettive gestioni.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it