ROCCO, BUONA LA PRIMA. VLAHOVIC DEVE GIOCARE, SE RIBERY SI CONVINCE… SERVONO ALTRI INNESTI. IL CLIMA E’ CAMBIATO

19.08.2019 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
ROCCO, BUONA LA PRIMA. VLAHOVIC DEVE GIOCARE, SE RIBERY SI CONVINCE… SERVONO ALTRI INNESTI. IL CLIMA E’ CAMBIATO
FirenzeViola.it

C’erano tante prime volte in ballo. L’esordio di Rocco Commisso in una competizione ufficiale ed è andata bene. Buona la prima, non è poco. Esordio sofferto e meritato. Era la prima sfida tra due giganti dell’imprenditoria: Commisso e Berlusconi. Ha vinto l’italo-americano, Firenze gode. E’ stata la prima vittoria di Montella: era diventata quasi una maledizione la sua. Da quando Vincenzo era subentrato a Pioli, tra campionato e coppa, due pareggi e sei sconfitte. Al 35’ della ripresa pareva materializzarsi la settima…poi ci ha pensato Vlahovic, quel ciclone, a regalare il primo sorriso vero a Montella, spingendo avanti la Fiorentina in Coppa Italia.

E’ stata anche la prima volta del serbo a segno con i viola: addirittura doppietta e già che ci siamo mettiamoci pure dentro l’assist per Chiesa. Ora attendiamo fiduciosi il campionato, ma gli indizi estivi formulano una prova: se i centravanti della Fiorentina sono Boateng e Simeone deve giocare quello più in forma, Vlahovic. Sul ragazzo ci sono i punti interrogativi della nostra cultura pallonara: “e’ troppo giovane”. Dalle nostre parti una sentenza, all’estero una scemenza. Questioni di punti di vista, per carità, ma adesso abbiamo bisogno di coraggio. Quello che Montella ha dimostrato durante l’estate e anche col Monza, una volta compreso che con quello schieramento non avrebbe sfondato. La rabbia di Vlahovic nell’esultanza è la miglior prova qualora ce ne fosse bisogno: lui si sente pronto. Diamogli, anzi, dategli fiducia e Dusan vi ripagherà. A meno che il mercato non porti in dote a Montella un centravanti pesante, come cifra di gol e di esperienza. Ma Pradè, proprio dopo la gara di Coppa Italia, ha detto: “In quel reparto siamo a posto”. Coraggio, dunque, Vlahovic esploderà. 


Cresce anche il maiorchino Montiel: due assist dolcissimi per Dusan. E’ leggero, vero, ma svelto di testa e di gambe. Montiel ha giocate splendide nella mente: certo, è atteso a prove più dure rispetto all’onesto Monza, ma siamo fiduciosi. Ci sono anche Ranieri, Sottil, Castrovilli e Venuti a ricordarci che alle spalle dei calciatori di esperienza c’è una pattuglia verde che si agita. I giovani c’erano anche prima, magari adesso la differenza è che restano, laddove in passato venivano ceduti o perduti. 


Ribery sarebbe un gran colpo, ma stante le sue richieste di ingaggio, si parla di 8 milioni netti, non si va da nessuna parte. Il francese dovrebbe convincersi, come spiegava Pradè, della bontà dell’operazione Firenze per scendere con l’ingaggio, puntando su altri stimoli. E’ difficile che ciò si verifichi, ma dipende anche dalle offerte che lui riceverà. Una speranza resiste, alimentiamola. 


Sicuramente questa Fiorentina ha bisogno di innesti perché la squadra va completata. Per adesso è stato fatto un buon lavoro sul mercato, ora servono però i colpi decisivi. Risalire la corrente della classifica non è uno scherzo. 
Per fortuna il clima è cambiato, si capisce anche allo stadio. I tifosi sono allegri e conquistati dall’empatia di Rocco e Barone. Gli abbonamenti sono a quota 20mila e chissà dove arriveranno… L’ottimismo, diceva qualcuno, è il sale della vita…