MAZZARRI INCOGNITA IN PIÙ SULLA CORSA AL NAPOLI. LA PAUSA "SVEGLI" I GIOCATORI CHE HANNO DELUSO: DUE MESI PER CONVINCERE POI CI PENSI IL MERCATO. ARTHUR E LE DIFFICOLTÀ DEL RISCATTO, CI VUOLE UN COUP DE THÉATRE

16.11.2023 10:30 di  Luciana Magistrato   vedi letture
MAZZARRI INCOGNITA IN PIÙ SULLA CORSA AL NAPOLI. LA PAUSA "SVEGLI" I GIOCATORI CHE HANNO DELUSO: DUE MESI PER CONVINCERE POI CI PENSI IL MERCATO. ARTHUR E LE DIFFICOLTÀ DEL RISCATTO, CI VUOLE UN COUP DE THÉATRE

Il Napoli ritrova Mazzarri versione traghettatore ma sogna già altri tecnici per l'estate, compreso Italiano che nonostante qualche critica di troppo dai media fiorentini e dai tifosi viola (l'erba del vicino d'altronde è sempre più verde) resta uno dei più accreditati agli occhi degli addetti ai lavori e se il suo calcio propositivo e spettacolare quest'anno portasse ad un trofeo o alla zona Champions, se non altro per non darla vinta a chi pratica il non gioco e vince, sarebbe la sua consacrazione. L'allenatore viola d'altronde nel mirino di De Laurentiis (e non solo) c'era già finito in estate salvo poi tirare fuori dal cilindro Garcia, con il solito coup de théatre cui ormai ci ha abituati il presidente del Napoli. Un allenatore rimasto vittima di un confronto impari con Spalletti che d'altronde, molto onestamente, da Coverciano lo ha difeso dicendo che i confronti appunto, dopo uno scudetto, non sono mai giusti.

Ai tifosi viola certo non possono interessare la difesa di Garcia e le sorti di Mazzarri, e di certo non staremo qui a parlare di Napoli, se non per capire che ripercussioni potrà avere il cambio di allenatore sul prosieguo del campionato della squadra partenopea. E questo invece interessa eccome alla Fiorentina, visto che è ad un punto dai campani ed è lì a giocarsela, anche per l'Europa che conta. Fino a maggio guai a mollare. La squadra viola ha avuto tre brutti scivoloni ma ora che è ripartita grazie alla vittoria con il Bologna e che è ancora lì in zona Europa League, deve iniziare a sgomitare e a credere di più in se stessa, senza specchiarsi ma con la consapevolezza che la squadra c'è, nonostante alcuni evidenti limiti nella rosa e nei singoli. Alla ripresa ci sarà il Milan che contro la Fiorentina non avrà uno o più pezzi pregiati e la notizia dell'ultima ora di un Florenzi invischiato nella vicenda delle scommesse potrebbe essere un ulteriore elemento di disturbo per i rossoneri. I viola dovranno insomma cercare di approfittare senza sottovalutare un Pioli che a Firenze ha saputo creare un gruppo unito intorno a difficoltà ben più gravi.

Intanto in questi 10 giorni Italiano potrà studiare bene le mosse, capire se deve cambiare qualcosa o puntare sullo stesso assetto e atteggiamento e lavorare con i giocatori rimasti al Viola Park per farli inserire ulteriormente nei suoi meccanismi. Si dice e si scrive ad ogni pausa che questa deve servire soprattutto a quei giocatori che fin qui hanno deluso. Non stiamo neanche a ripetere i nomi, ma speriamo che stavolta capiscano davvero che serve qualcosa di più perché quello che fanno in campo non basta. La Fiorentina ha bisogno anche di loro, non può andare avanti solo con Nico e Bonaventura. Le punte e gli esterni non facciamo insomma orecchie da mercante e non si sentano vittime di critiche ingenerose o di un gioco, di un ruolo, di un ambiente o quello che sia che non li valorizza perché prendersi delle responsabilità e fare autocritica significa avere la voglia di crescere e migliorarsi. E a tal proposito la società dovrà anche capire cosa fare a gennaio per aiutare Vincenzo Italiano e la squadra a proseguire (si spera) su più strade. Proprio su quei giocatori citati prima, se non avranno dato segnali da qui a gennaio, il club e lo staff dovranno fare delle riflessioni.

A giugno invece sarà il momento di pensare al da farsi con Arthur. Le parole dell'agente, Federico Pastorello, fanno capire che la permanenza del brasiliano a Firenze è difficile pur lasciando le porte aperte a tutto. E' ovvio che per il riscatto la difficoltà non è tanto la cifra stabilita con la Juve, quanto il suo ingaggio. "È prematuro parlarne - le parole dell'agente - ma solo perché siamo a novembre. Sta bene anche in città, la vive come vuole. Firenze è meravigliosa, non escludo nessun tipo di scenario per la fine dell'anno". La Fiorentina certo non può permettersi il lusso di pagare tanti milioni un solo giocatore e forse non sarebbe neanche giusto nei confronti di altri, si creerebbero malcontenti e disparità nello spogliatoio e più che altro gli agenti si metterebbero in fila per chiedere l'aumento per i loro assistiti viola. Così come non si può chiedere al brasiliano di rinunciare all'ingaggio importante cui è abituato in virtù della riconoscenza verso il club viola e mister Italiano che hanno creduto in lui o solo perché ha trovato una città e un ambiente consoni a lui e alla bella compagna. Però chissà che - proprio in virtù di tutto questo -  il coup de théatre non ci sia anche a Firenze.