LO STADIO UN OBBLIGO PER NON FAR SCOMPARIRE LE AMBIZIONI. BERNARDESCHI: PIU' JUVENTUS CHE INTER. VIA I SENATORI E DENTRO ANCHE MATHEUS PEREIRA
Discorrere di stadio, con righe che a breve saranno antiche e superate, sarebbe un bell'azzardo. Per questo l'inizio dev'essere una mera speranza, dopo tanta attesa. Che si faccia, questo benedetto impianto. Perché la Fiorentina di oggi, e qui le righe che verranno si sposano a meraviglia, è un pianto, un lamento. Prospettive poche, intenzioni altrettante, buchi di bilancio da quattro milioni sbandierati ai quattro venti. Sicché ben venga lo stadio e con lui anche gli investitori d'Oriente, oggi per l'impianto e domani per le quote della società. Verrà presentato in tarda mattinata ma siccome non è ancora noto da quale ditta verranno presi i mattoni, da quale il cemento e da quale l'erba dei campi, sperare è sempre meglio che morire d'inedia.
Sì, perché la Fiorentina di oggi è grigia. Brutta. Lascia spazio ai sogni come una notte in bianco. Se a Milano più di un sussurro dice che Federico Bernardeschi può andare altrove, è perché l'entourage ne sta discutendo con Grandi club. La Fiorentina da Champions che fu lo era, ora ha perso la maiuscola e pure l'appellativo. E' rimasta "ina", comprimaria di un campionato spezzato in tre. Tra le prime, la Juventus. Che l'Inter abbia preso Bernardeschi non ci risulta, sebbene l'agente abbia ottimi rapporti col club. Però sono i bianconeri che pensano a Bernardeschi come primo nome per alternarsi con Juan Guillermo Cuadrado. Una maxi cifra è pronta e siccome Paulo Dybala ha rinnovato ma la corte del Real Madrid è sempre forte, può darsi che la Juve decida di prendere poi sia Bernardeschi che Sanchez (beninteso: a oggi è Dybala più l'italiano).
La Fiorentina perderà anche Nikola Kalinic, smarrirà strada facendo Milan Badelj ed è pronta a rinunciare sia a Gonzalo Rodriguez che a Borja Valero. Sì, a quei capisaldi di un progetto finito, ora fallito. A quei giocatori che non sono riusciti a regalare un trofeo alla Fiorentina nonostante le abbiano dato, ma pure ricevuto, sangue e amore. Arriveranno, per adesso almeno, giovani imberbi e non pronti come Milenkovic e forse Vlahovic dal Partizan e pare che per 2 milioni più 1 di bonus sia già definito l'accordo in toto con Matheus Pereira anche se qualche grande d'Europa può mettersi in mezzo last second (costringendo solo la Fiorentina a spender di più).
E l'allenatore? Rapida graduatoria delle preferenze della società. Maurizio Sarri. Stefano Pioli. Marco Giampaolo. Ribaltate la classifica e trovate in percentuale chi è più vicino o meno ai Viola che verranno, aggiungendo in coda pure Eusebio Di Francesco. C'è di che sobbalzare? No. Però sono allenatori capaci e gente vera, seria, onesta. Certo, con lo stadio anche per loro sarebbe un'altra storia. Ma dal dire al fare c'è di mezzo un'epoca. Chissà, magari per il nipote di Chiesa ce la facciamo...