LJAJIC E' MOLTO INDECISO, LA SOLUZIONE MIGLIORE SAREBBE LA CESSIONE. DOPO ZURIGO ARRIVA IL NUOVO PORTIERE: SORRENTINO IN POLE

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In queste ore si scioglie il rebus di Ljajic: tocca al presidente esecutivo Cognigni trovare la soluzione stile settimana enigmistica, ma la sensazione è un'altra. Dalla seconda parte del ritiro in poi il serbo è sembrato un altro giocatore: più distante dal mondo Fiorentina, distratto, per certi aspetti assente. A segnalarlo era stato proprio Montella a Moena, di fronte ai giornalisti. Come sovente capita, il tecnico aveva centrato il bersaglio.
La verità è che Ljajic da quando è stato oggetto di lusinghe da parte di Milan, Atletico Madrid e altri club importanti ha perso la bussola. E' stato colpito dalla sindrome Jovetic e tutti sanno quanto sia rimasto malvolentieri un anno fa a Firenze l'attaccante montenegrino. Adem da un lato è attratto dall'idea di rimanere in riva all'Arno per completare il suo percorso di crescita, dall'altro è tirato per la giacchetta dal padre e dal suo legale, con il procuratore Ramadani stavolta più propenso invece ad assecondare la proposta di Cognigni.
Questa è la realtà e si capisce che navigando nell'incertezza a rimetterci è in prima battuta Ljajic e immediatamente a ruota la Fiorentina. Non ha senso tenere un giocatore in queste condizioni. 
A meno che, proprio tra oggi e domani, Ljajic non si convinca definitivamente della bontà della propposta viola e accetti di firmare il rinnovo.

L'altro scoglio da superare è la clausola: la Fiorentina non è disposta a scendere sotto i 12 milioni e ha tutte le ragioni per pensarlo. Altrimenti tanto vale venderlo subito perché quella cifra i viola la otterrebbero subito. Quindi ancora pochi giorni e conosceremo la soluzione del caso scottante dell'estate viola.
Mentre sul portiere la società ha deciso: pur con grande rammarico dopo Zurigo in Europa League arriverà un nuovo portiere e Neto sarà ceduto. Non ci sono le condizioni anche ambientali per insistere con il brasiliano anche se è un ottimo professionista.
La pista più calda resta quella di Sorrentino, anche per serietà. Francamente l'atteggiamento di Julio Cesar non è piaciuto a nessuno, nemmeno a Scolari...
Mario Tenerani