L’UNICA POSSIBILITÀ È IL BUON SENSO. RIPORRE I PERSONALISMI PER UN OBIETTIVO. ANCHE I TIFOSI HANNO SPEDITO MESSAGGI CHIARI. PALERMO E QARABAG PER RIPARTIRE

03.12.2016 00:49 di  Mario Tenerani   vedi letture
L’UNICA POSSIBILITÀ È IL BUON SENSO. RIPORRE I PERSONALISMI PER UN OBIETTIVO. ANCHE I TIFOSI HANNO SPEDITO MESSAGGI CHIARI. PALERMO E QARABAG PER RIPARTIRE
© foto di Federico De Luca

Il tonfo dell’Inter al San Paolo, un inizio simile a quello dei viola a San Siro, induce a riflessioni crude: è vero che ogni partita è un romanzo a parte, però pensare che la Fiorentina ha preso 4 gol da una squadra che poche ore dopo è stata tritata dal Napoli, beh, non aiuta il tifoso viola… L’Inter è una formazione piena di problemi, rivitalizzata lunedì scorso da una Fiorentina sciagurata, quantomeno nella prima mezz’ora di gioco. Perché nella ripresa i viola, pur con un uomo in meno, hanno messo alle corde i nerazzurri. Queste sono le occasioni sprecate dalla Fiorentina: con questa Inter a Milano sarebbe stata sufficiente una maggiore attenzione per avere poi ragione nel risultato. 

La Fiorentina non gioca male, anzi, gioca molto bene, ma non nei novanta minuti. La squadra di Sousa talvolta, per non dire spesso, si assenta: abbandona momentaneamente la partita, salvo poi rientrarci con tutti i requisiti. La Fiorentina ci regala una sensazione di incompiutezza, una dimensione sbagliata perché senza continuità non ci può essere qualità di percorso. 
Come non immaginare che tutte le incomprensioni tra Sousa e la società, non siano state la miccia di questo periodo francamente mediocre della Fiorentina. Non c’è certezza, ma il dubbio si insinua strisciante come un serpente. In settimana Corvino ha invitato tutti alla coesione, non è questo il momento di spaccare anche perché nessuno sarebbe in grado di rimettere insieme i cocci. Sousa non si tocca, ha spiegato Pantaleo, e pensiamo solo al campo.

Un bel segnale è arrivato dalla Fiesole: i tifosi hanno seguito l’allenamento, incitato la squadra, fatto capire che loro saranno al fianco della Fiorentina, ma tutti dovranno dare il massimo, mettendo da parte polemiche e dichiarazioni, perseguendo l’unico obiettivo, il bene della squadra viola. Hanno ragione: stop ai personalismi, ai permali, ai vecchi dissapori. La stagione è entrata nel vivo solo ora, non può essere sprecata così. Testa bassa e pedalare, questa è l’unica regola da seguire con determinazione. Domani il Palermo, con un nuovo allenatore in panchina, Eugenio Corini, poi la trasferta a casa del Qarabag per cercare di ottenere il primo posto nel girone di Europa League. Due gare che dovranno rilanciare la Fiorentina. Senza se e senza ma.